Euro, bene rigore sui conti pubblici

“L'Italia ha potuto partecipare da protagonista al vertice di Bruxelles grazie al fatto che nei mesi scorsi ha tenuto la barra ferma sulle politiche di rigore dei conti pubblici. Se avessimo ascoltato i 'novelli no tax” del pd, cioe quelli che quando governavano aumentavano le tasse e quando sono all'opposizione chiedono di tagliarle come hanno fatto nei mesi scorsi, probabilmente l'Italia al vertice di ieri, invece di essere protagonista sarebbe stato un imputato da aiutare con fondi europei per evitarne il fallimento. Noi eravamo gli unici euroscettici e rimaniamo tali, per cui non ci facciamo illusioni sull'andamento dei mercati che oggi decollano, e non saremmo stupiti se domani tornassero negativi. Gli errori sulla costruzione dell'Europa “speculativa” li hanno fatti gli euro-euforici Prodi e Ciampi ed oggi ne paghiamo le conseguenze; per fortuna poi nei mesi scorsi non abbiamo ascoltato il pd nell'allentare la morsa sui conti pubblici, altrimenti oggi saremmo in una situazione ancora peggiore”. Cosi' il deputato della Lega Nord, capogruppo in Commissione Fiananze, Maurizio Fugatti.

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