SUDAFRICA 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini

Cresce l’attesa per il primo mondiale di calcio in Africa e con essa cresce anche il timore che l’evento generi un aumento di sesso con minori, da parte dei turisti accorsi in Sudafrica. Da qualche giorno sono “scesi in campo per i bambini” anche le autorità locali sudafricane e i vescovi tedeschi.

Il 28 aprile le autorità comunali di Mangaung, che ospiterà alcune partite del mondiale di calcio, hanno lanciato una campagna contro il turismo sessuale, dichiarando che in eventi importanti, come il Mondiale, “si registra un aumento di attività illecite, di cui sono vittime soprattutto donne e bambini”. Per tutta la durata della grande manifestazione sportiva le autorità comunali di Mangaung faranno allestire “stand in cui sarà possibile avere materiale informativo, sottoporsi al test dell'Hiv, rifornirsi di profilattici.”

Ieri, 4 maggio, la conferenza dei vescovi tedeschi ha rivolto un appello contro il turismo sessuale e la prostituzione forzata in Sudafrica. Il Presidente della Commissione della Conferenza Ludwig Schick ha dichiarato che “I trafficanti di persone senza scrupoli vogliono sfruttare i mondiali per fare il loro sporco lavoro e trarre più profitto”, e richiesto l’aiuto della Lega calcio tedesca e del settore turistico.

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