Storia d’Italia: Il 25 Aprile e’ il vero riepilogo di una guerra perduta ed il riscatto dell’unita’ d’Italia riconquistata!!!!!

Nel 2011, in Italia avranno inizio le cerimonie del 150.mo anniversario dell’Unita’ d’Italia. Le epoche sono serbatoi ineusaribili di documentazioni e testimonianza storica una sorgente di verita’ e ne descrive la vita vissuta dei nostri predecessori pagine di storie trattate e vagliate senza alcuna ombra di menzogne, perche’ i fatti sono inequivocabilmente segni tangibili per tutti coloro che furono i protagonisti di quel determinato ciclo storico.

Allo stesso tempo, viene offerto al lettore interessato le versioni piu’ credibili e soprattutto rivelano quelle verita’ che per ragioni politiche, ci furono sottratte in quanto argomenti delicati e blindate dai segreti militari o di Stato.

Quindi, da lungo tempo questi argomenti riconducibili alla II Guerra Mondiale furono escluse dal dominio pubblico, e non accessibili fin quando non si fosse maturato il tempo d’obbligorieta’ relativa l’archiviazione, solo dopo avere trascorso un tempo determinato, concede la possibilita’ al cittadino di conoscere una verita’ imparziale e sdoganata da qualsiasi vincolo di veto o censura.Potere conoscere la verita’, non deve essere un privile- gio ma un diritto e non quella manipolata, confusa e superficiale, ma quella vera.

Gli italiani dovrebbero essere orgogliosi perche’ eredi della nostra stirpe che fondo’ Roma ed il suo Impero, ma si rigenero’ riconoscendosi nelle origini che tutt’ora impera in tutti i 5 Continenti e non si puo’ negare la radice judaica- cristiana. Non ritengo il momento idoneo l‘approfondire la tematica dell’unita’ europea, perche’ secondo la mia modesta opinione, l’Europa dai buoni propositi non si e‘ ancora manifestata deve ancora crescere e fare maturare le coscienze degli uomini politici che rappresentano i popoli delle nazioni membri di tale futura realta’.

Prima che europei, lo dico con la massima convinzione, e necessario riconoscerci innnanzi tutto italiani con i pregi ed i nostri difetti. Con la consapevolezza che il nostro popolo e’ immerso nella cultura cristiana ed essendo anche cattolici non si poteva non ascoltare la parola di Dio e la divinita’, che fanno parte della nostra cultura e la stessa cosa per i valori della Patria e della Famiglia che sono sacre.

Che cosa significa l”Italia essere Nazione, quale significato la nostra Bandiera Tricolore e l’Inno “Fratelli d’Italia” le iniziative volontarie di solidarieta’, le missioni di pace compiute e che tutt’ora compiono dai nostri soldati in vari Paesi del pianeta, cosa rappresenta l’eredita della nostra meravigliosa penisola Italica. A prescindere da qualsiasi valutazione oggettiva, il popolo italiano individuato ancora prima che si fosse costituita la Nazione.

150 anni fa, gli italiani d’allora eredi dell’Italia costituitasi nazione, oggi tutti noi italiani, dovremmo avere rispetto e riconoscenza quello che fu il Regno d’Italia. E’ utile ricordare che l’Italia da secoli e secoli fu assoggettata ad altri Regni e l’indipendenza fu conquistata sul campo, quindi la liberta’ un concetto sacro che ci ricollega al Regno d’Italia protagonista dell’impresa impossibile che realizzo’ l’Unita’ d’Italia.

L’azione politica, diplomatica e militare del Regno di Sardegna getto’ le prime basi nella prospettiva del controllo di tutta la penisola Italica e non fu di facciata, ma deteterminante l’epilogo della fondazione del Regno d’Italia. Come e’ necessario comprenderne il vero significato non come esaltazione, ma spiritualmente perche’ ci si riconosce nella Bandiera. Quindi, il Tricolore una bandiera come in qualsiasi nazione la riconoscono simbolo della Patria ed in casi estremi la manifestano con un gesto eroico.

La Bandiera Tricolore, che per gli eroi e deceduti in tutte le guerre e nelle missioni di pace che rappresenta, la salutiamo come simbolo ancora piu’ sacra. Tutti gli italiani, nessuno escluso, siamo chiamati ad onorarla e con il massimo rispetto. In particolare, in Italia, la Bandiera assume anche un un ‘altro significato in quanto viene consacrata e benedetta con il rito religioso.

Il nostro Tricolore ha la sua storia, infatti nell’Assemblea Federale, riunita in Reggio Emilia, proclamata il 7 Gennaio 1797, Bandiera nazionale ed e’ simile alla Bandiera rivoluzionaria francese con la sostituzione del blu con il verde, accostandolo al simbolo di speranza e di ricchezza della natura, il bianco quello della purezza e fede, il rosso di passione e sangue dei martiri versato per la Patria.

La Bandiera Tricolore in Italia da oltre 2 secoli, ed il Canto degli Italiani “Fratelli d’ Italia”, conosciuta da oltre 150 anni Inno degli italiani, due simboli, all’alba dei primi moti rivoluzionari, poi guerre Risorgimentali. La Patria di cui concetto la Monarchia come riferimento quella Sabauda con la sua storia ultramillenaria ed e’ legata allo stesso condottiero Re Vittorio Emanuele II di Savoia “padre della Patria”.

Non possiamo dimenticare per onesta' storica quell’epoca, con i primi moti rivoluzionari, poi le Guerre di Indipendenza, il periodo coloniale della Somalia, dell’Eritrea, dell’Etiopia della Libia e di Tripoli riconosciuta territorio metropolitano, la I e la II Guerra Mondiale, che centinaia e centinaia di migliaia di civili e militari italiani sacrificarono la loro gioventu’ e la loro vita per la Patria e da sempre, la Bandiera Tricolore rappresento’ per l’italia e per l’Impero: l’Indipendenza, la liberta’ e l’Unita’ d’Italia.

Ma al tempo stesso, la lotta per la liberta’ dei popoli oppressi e soprattutto per l’Italia dopo la fine del II Conflitto Mondiale e il riscatto nazionale dall’invasione, occupazione ed oppressione straniera. Dal Risorgimento alle ultime due Guerre Mondiali, il nostro Tricolore rappresento’ il vessillo della lotta del popolo italiano per la difesa dell’Unita’ d’Italia e l’Indipendenza nazionale contro l’occupazione straniera. Il Tricolore e’ il vero simbolo che galvanizzo’ i nostri soldati che si riappropriarono del loro superbo coraggio superando prove ardue e pericolose con la determinazione di eroismo legendario d’altri tempi.

La casa regnante dei Savoia, pago’ nel 1901 con l’attentato al giovane Re Umberto I, assassinato da Bresci, un’anarchico. La successione alla corona del Regno d’Italia al Re Vittorio Emanuele III, che regno’ dal 1901 al 1946. Un vero e lungimarente capo di Stato, protagonista e testimone della conquista della Libia, della I Guerra Mondiale, dell’Etiopia, Re e Imperatore, Re d’Italia e d’Albania ed al tramonto del suo agitato Impero, abdico’ ed esilio’ in Egitto. Il sovrano attraverso’ un tormentato periodo post-bellico della I Guerra Mondiale, dall’impossibilita’ di avere Governi stabili e duraturi, terreno fertile per lo scatenare una ipotizzata guerra civile nel 1919-1922.

Il Ventennio Fascista, che fece scudo e baluardo capace di ridare luce e speranze per rimodellare un’Italia piu’ moderna, proiettata per la programmazione di un migliore futuro per il Popolo Italiano, tale incantesimo ebbe durata molto limitata se paragonata alla storia dell’Istituzione monarchica e fu un imperdonabile errore entrare in una guerra voluta da Mussolini, fatalmente perduta e poi il conto lo presentarono al Regno d’Italia, tale tragico evento penalizzo’ tutti gli Italiani.

Nel breve periodo 1943-1945, raffioro’ il vero coraggio e si enfatizzo lo spirito patriottico, una reazione per l’effetto subito dalla ferita inferta all’Italia da quelli tragici eventi segnarono profondamente nell’animo di tutti gli italiani e si mobilitarono con la ferma volonta’ di riconquistare la liberta’.L’orgoglio e l’italianita’ fu tale che ognuno nella penisola Italica combatte’ la sua guerra nell’ambito del proprio territorio pensando sinceramente fosse la sua Patria.

In questi giorni, mi interrogavo con stupore che l’Italia in questo momento storico emette segnali ed atteggiamenti che inducono a pensare incertezze e disorientamenti che non si puo’ negare, ma non ho la percezione che fossero cosi’ allarmistici enunciati da certe aree politiche che evidentemente fa comodo intorpidire le persone attive ed a complicare le cose a chi e’ stata affidata la responsabilita’ di governare il nostro Paese.

Che ci siano le problematiche, le difficolta’ da affrontare e da risolvere, da quando esiste l’Italia, i periodi positivi e negativi ci sono sempre stati, probabilmente dopo il 1946, data della nuova forma dello Stato repubblicano, questi periodi sono stati sensibilmente piu’ avvertiti. Considerare o immaginare come l’Italia sarebbe stata governata se ci fosse stata l’istituzione monarchica, nessuno e’ in grado di potere dare giudizi in tal senso, ma una sola cosa posso affermare che il debito pubblico non avrebbe mai raggiunto vertici cosi’ alti ed ora, come e quando l’Italia sara’ in grado di estinguere tale debito pubblico?

Questo Governo dovra’ impegnarsi ad affrontare seriamente per rimediare i molti errori commessi dai vari Governi dal 1948 al 2008 con le conseguenze maturate e difficile da sanare e soprattutto l’obbligo a tenere saldamente sotto controllo il Debito Pubblico ed in incentivando l’economia nazionale per individuare le risorse necessarie per l’avvio delle riforme, quelle ritenute prioritarie. A tutti i responsabili del Governo un appello:

Non fatevi ingannare dalla Riforma del Federalismo Fiscale, che la Lega Nord, sponsorizza per avere piu’ consensi elettorali, comunque voti a favore della coalizione governativa, nell’ambito della maggioranza di chi Governa, il consenso maturato a favore dell’alleato politico (Lega Nord), non sara’ mai in grado di preoccupare il Partito del Popolo della Liberta, ma attenzione!!!.

Non fate lo stesso errore che fu fatto nel 1946, che alcune formazioni politiche non ancora costituite vollero a tutti costi una nuova forma dello Stato repubblicano e gettarono al vento, da veri irresponsabili una Monarchia dalla storia ultramillenaria, per una Repubblica che all’epoca del Referendum Istituzionale del 2 Giugno 1946, la neo democrazia, quando ancora l’Italia occupata dalle truppe anglo-americane, non c’era una sola riga scritta in quella Costituzione, oggi come punto di riferimento. Nessuno poteva sapere quali fossero i costi per la riorganizzazione dello Stato a forma repubblicana.

Non vi e’ alcuna intenzione di mettere in discussione l’oportunita’ di una tale Riforma impegnativa, ma come si possono presentare Decreti leggi e regolamenti d’attuazione di tale portata nazionale, senza sapere a quali costi dovra’ affrontare l’Italia perche’ si realizzi la Riforma del Federalismo Fiscale e senza neppure sapere se tale metodo potrebbe pregiudicare l’assetto di un’economia equilibrata a danno della tutela della salute ed il rischio di indebolire una parte del popolo ed il pericolo che possa incrinare l’Unita’ d’ Italia.

Credo sia piu’ logico pensare la realizzazione di alcune Riforme ritenute prioritarie, tendendo conto che la crisi finanziaria ed economica non si e’ estinta su livello mondiale e il campanello d’allarme e’ suonato in questi giorni per il salvataggio della Grecia, i politici italiani rflettano ed agiscano con gli opportuni provvedimenti onde evitare che l’Italia non sia inghiottita dalle voragini degli altri Paesi poco attenti alle loro purtroppo deficitarie economie nazionali.

Errato pensare che fossero apparentemente due fronti ostili fra le due non condivisibili Italie, ma tale tragico evento, dopo il cessato fuoco legato all’armistizio incondizionato. E’sacrilego qualsiasi ipotesi di condanna ai combattenti regolari della Repubblica Sociale, perche’ giovani e convinti fosse la parte giusta dell’Italia, certo e’ che ognuno combatte’ per l’Italia e per la liberta’.

Se ci sono state incomprensioni e conflitti che ancora emergono da quella triste tragedia, perche’ le forze politiche sia da una parte quanto dell’altra manipolarono ad uso e consumo a secondo dalle loro idee politiche, forse questi furono i veri motivi di tensioni, contestazioni che hanno lasciato sul terreno altri morti anche dopo il conflitto e continuo’ a generare odio nell’ambito della nostra societa’ civile.

Da quel triste periodo sono trascorsi un bel po di tempo e non sono pochi 65 anni che quotidianamente si debba assistere a queste lotte e litigi politici che sono sicuro non porta- no da nessuna parte e danneggiano la logica del buon vivere. Come e’ vero che l’avere voluto forzatamente cambiare la forma dello Stato nel 1946, fu un illogico errore politico. Credere o no, il Regno d’Italia salvo’ l’Italia, perche’ se avesse ceduta alla logica di porre resistenza alle truppe anglo-americane sostenuta militarmente con l’appoggio dalle truppe germaniche, certamente caduto il Re, ma che cosa sarebbe rimasto del Regno d’Italia, non solo centinaia di migliaia di morti, ma milioni di civili e militari morti, una tragedia che l’Italia avrebbe avuto la stessa sorte come la subirono i tedeschi ed i russi.

Cosa sarebbe rimasta dell’Italia, terra bruciata, addio patrimonio artistico e storico, addio continuita’ dello Stato, addio i valori supremi della Patria, saremmo ridiventati un’agglome- rato di Regioni o Staterelli protette da una nazione o dalle nazioni straniere di loro gradimento e addio indipendenza, addio per sempre la nostra liberta; che per fortuna ritrovata e tutto questo perche’ si era creata un’ anomala situazione bellica e ognuno con le proprie forze e convinzioni, quindi senza distinzioni di vinti e vincitori, il 25 Aprile 1945 non dovrebbe identificarsi esclusivamente nel sacrificio dei partigiani, ma associato al contributo del Regno d’Italia, dal Regio esercito, dai martiri di Cefalonia, dai militari italiani deportati nei campi di concentramento in Germania, quelli che rifiutarono a collaborare con la R.S.I. e rispettarono il giuramento al Re,

Collaborarono i giovani combattenti che ritennero giusto difendere la loro Patria, senza sapere quale delle due parti d’Italia era quella giusta e tutti i reparti partigiani di qualsiasi colore politico che si riconobbero italiani e combatterono per la liberta’, per un’ Italia libera ed Indipendente, anche tutto il popolo, quello del sud e del nord che lontani dalle trincee comunque sostennero la causa della guerra di Liberazione.

Quando c’e’ la consapevolezza di celebrare il 150mo anniversario dell’Unita’d’Italia, onore al 25 Aprile, il diritto di assumere il valore alto ed importante perche’ cionostante la tragedia della guerra perduta, tutti gli italiani la combatterono, includendo politici e non, monarchici e repubblicani con l’alto senso dello Stato nazione, perche’ credettero ai valori della Patria.

Boston, 3 maggio 2010 – On. Michele Frattallone, Presidente del Comitato Tricolore, Inc. Consigliere eletto e membro del Comitato Esecutivo e Tesoriere del COM.IT.ES., Cicoscrizione consolare di Boston, gia’ candidato al Parlamento Italiani nelle ultime elezioni del 13-14 aprile 2008.

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