PROCESSO MUNDA MUNDIS: Rosario Crocetta (PD) “Lo Stato ha vinto. Bella occasione per ripartire e rilanciare la lotta alle mafie"

“Le condanne severe, inflitte nel processo “Munda mundis”, da parte del Tribunale di Gela ai mafiosi responsabili di un decennio di estrosioni nei confronti delle imprese che gestivano il servizio dei rifiuti di Gela, dimostrano la serietá della denuncia che io, per primo, feci quando affermai che sui rifuti c'era il pesante fardello di Cosa Nostra e della Stidda, che sottraendo risorse ingenti (18.000 euro al mese) al servizio ne pregiudicavano fortemente la qualità”. E’ quanto dichiara Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito Democratico ed ex sindaco di Gela.

“Tale denuncia ha avuto riscontri dettagliati nelle testimonianze degli imprenditori e nelle prove processuali.

A nulla sono valsi i tentativi dei mafiosi di annacquare il processo cercando di creare confusione fra il ruolo delle vittime e quello dei carnefici. Cosí come, appaiono ormai velleitari alcuni tentativi di una parte della politica locale di generare “distrazione” cercando di puntare l' attenzione sugli aspetti di gestione del servizio, mentre era in corso uno dei più grandi processi della storia della lotta alla mafia.

Con la condanna media a ciascuno dei mafiosi di 18 anni di carcere, lo Stato ha vinto e ha vinto la Giustizia. Ha vinto la possibilitá di continuare a denunciare, la possibilitá per ogni imprenditore siciliano che é stato vittima di poter alzare la testa ed accusare i propri aguzzini. Hanno perduto tutti coloro che, – continua l’eurodeputato del PD- in nome di logiche aberranti, volevano trasformare tale processo in un politichese talmente degradato sino a puntare all' assoluzione di feroci delinquenti.

É una bella occasione per ripartire e rilanciare la lotta alle mafie, ai loro rapporti con l' Economia e la Politica deviata, per eliminare condizionamenti o complicità: chi sa´ parli e dica tutta la veritá, come il “Sindaco Crocetta” quando é venuto a conoscenza dei fatti di cui é stato testimone al processo.

I rifiuti rappresentano ancora una ghiotta preda per le mafie, in Sicilia, nel Sud, a Gela.

Da anni insisto per la gestione diretta del servizio RSU da parte dell' ATO; c'era stata un' apertura che é stata contraddetta da una recente trattativa negoziata, in presenza di un bando di gara che non riesce mai ad essere definito perfettamente.

Occorre chiarezza e occorre anche bloccare i tentativi di gruppi affaristici e politici che vorrebbero fare ridiventare il servizio di gestione dei rifiuti di Gela e del comprensorio un affare della criminalità, della mala politica e di quella imprenditoria che predilige i rapporti subalterni alla mafia e alla politica.

Vigileremo – nessuno si illuda! – prima, durante e dopo le elezioni: non ci saranno sconti per nessuno e coperchi che rimarranno chiusi.

I ringraziamenti piú sinceri – conclude Crocetta – alla Magistratura, alle Forze di Polizia, agli avvocati di parte civile, agli imprenditori e a quanti hanno contribuito con le loro testimonianze a una grande battaglia di civiltà”.

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