La Svezia è uno dei paesi al mondo con la più alta adesione dei lavoratori ai sindacati. Quasi l’80% sono membri delle 3 maggiori organizzazioni: LO, SAPO e TCO. Il primo Maggio non è però roba da sindacati, ma dei partiti. Partiti della sinistra, ovviamente. Il Partito Socialdemocratico che alle ultime elezioni ha avuto il 35% dei voti ed il Partito della Sinistra (ex comunisti) che ha avuto il 5%. Festeggiano il Primo Maggio (a parte qualche rara eccezione in piccole realtà) in modo separato. Parlano nella stessa piazza, sullo stesso palco, ma in orari differenti. Ognuno fa il suo corteo e ognuno ha le sue parole d’ordine.
Questa mattina alle 10 c’è stato un concentramento, organizzato dai socialdemocratici, nel quartiere dove ho alloggiato. C’erano una settantina di persone con tante bandiere di partito (quelle antiche, ricamate a mano) e solo 2 del sindacato LO. Parlano 3 persone, vengono offerti caffè e biscotti e poi si va al concentramento del centro città. Io, armata di bici, vado a vedere cosa succede nell’altra manifestazione, quella della sinistra e dei vari gruppuscoli più o meno rivoluzionari. Arrivo in piazza, l’oratore stà parlando, ad ascoltarlo ci sono circa 400 persone. Quando l’oratore finisce ritorno indietro al concentramento dei socialdemocratici. Trovo la banda e quasi 800 manifestanti. Incomincia il corteo e si va in piazza dove parlano 3 oratori. Conclude questo signore che si chiama Ibrahim Baylan. Dal nome e dalla faccia capirete che non è svedese. È nato nel 1972 in un piccolo villaggio
della Turchia. È di origine assiro-siriana, a 8 anni è emigrato con la sua famiglia in Svezia. Mentre frequentava l’Università è stato responsabile degli studenti per il Partito Socialdemocratico. Dal 2004 (aveva solo 32 anni!) al 2006 è stato ministro dell’ istruzione. Il primo ministro immigrato non europeo in un governo svedese. Oggi è deputato al Parlamento nazionale e segretario regionale dei Socialdemocratici.