“La fiducia tra il vertice e la base della societa’ si fonda sulla capacita’ di realizzare cambiamenti strutturali del nostro sistema. Tale consapevolezza dovrebbe indurre tutti a intraprendere le riforme non solo istituzionali ma anche di tipo sociali ed economiche”. Lo ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini all’auditorium del Parco della Musica in occasione della presentazione del Rapporto della Luiss ’Generare classe dirigente’.
Dopo aver osservato che il dibattito sulle riforme istituzionali segue il percorso intermittente di un “fiume carsico”, Fini ha esortato la politica a smetterla di affrontare i problemi “guardando nello specchietto retrovisore”, ma di guardare ai problemi attuali con il respiro rivolto agli obiettivi strategici per la loro soluzione: “Governare significa indicare le priorita’. Cio’ sarebbe un “doveroso atto di responsabilita’ verso il Paese”. Spesso, ha proseguito la terza carica dello Stato la classe politica anziche’ “individuare un’onda lunga capace di affrontare una visione di medio-lungo periodo si concentra solo sull’immediato, perche’ sa che gli interventi di medio-lungo termine non necessariamente portano subito consenso”. Ma cosi’, ha avvertito “se si privilegia solo la tattica si finisce nell’immobilismo”.