Sicurezza alimentare: i possibili effetti sugli alimenti dopo l’eruzione del vulcano

Ormai da tempo come componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, si occupa di segnalare le più significative notizie sul tema alimentare al fine di poter stimolare gli istituti preposti ai controlli per interventi a garanzia e protezione della salute dei cittadini. Non da ultimo, vale la pena porre all’attenzione della cittadinanza e delle suddette Autorità nazionali ed europee, la questione dell'eruzione in Islanda dell'Eyjafjallajkull che ha proiettato nell'atmosfera a una quota di 4/5 Km una massa calda di polveri e gas. Una nuvola in grado di influenzare il clima localmente, ma che potrebbe avere effetti piu' estesi anche sugli alimenti. Tuttavia l'effetto di gran lunga piu' rilevante e' quello dovuto alle polveri. A seconda della consistenza e del tipo di eruzione, la nube vulcanica forma uno strato di polveri che puo' arrivare, secondo gli esperti dell'Enea, anche a rivestire tutta l'atmosfera terrestre.
Per tale motivo l’ European Food Safety Authority (EFSA) l’Agenzia Europea che si occupa dei controlli nella stessa materia sotto l’egida della Commissione Europea, sta indagando su possibili rischi per la sicurezza alimentare che emergono dalla eruzione vulcanica in Islanda.
I titoli dei giornali e TV in merito all’eruzione del vulcano Eyjafjallajoekull in Islanda sono finora concentrati sul caos del trasporto aereo e il suo impatto sulle importazioni e viaggi d’affari.
Ma con ancora nell’atmosfera il fumo del vulcano, la Commissione europea ha iniziato a fare domande su come la nube di cenere influenzerà la sicurezza alimentare e la salute degli animali.
Martedì la Commissione europea, ha inviato una lettera all’EFSA chiedendo la consulenza urgente sui rischi di contaminazione che possa derivare da ricaduta di ceneri.
La lettera afferma: “Tenendo conto della composizione chimica delle ceneri, le questioni possono essere sollevate sulla contaminazione potenziale della catena alimentare e sui rischi connessi per la salute pubblica e degli animali.
“In particolare la presenza di livelli significativi di fluoro nelle ceneri potrebbe potenzialmente influire sulla salute degli animali in caso di ricaduta di cenere”.
Oltre a chiedere una valutazione dei rischi, la Commissione ha chiesto all’EFSA di esaminare l’efficacia delle misure di mitigazione, come lavare accuratamente frutta e verdura.
La risposta dell’EFSA
Nella sua risposta, l’EFSA ha detto che preparerà una consulenza iniziale sui rischi a breve termine da esposizione diretta di animali e piante in genere nell’UE entro il 23 aprile.
Questo lavoro sarà seguito con un’indagine sul rischio a lungo termine derivante da un’esposizione indiretta, che dovrebbe essere consegnata entro un mese.

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