Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, ha così commentato la decisione del Consiglio dei Ministri sul decreto “salva ruspe”
Quanto deciso oggi è espressione della mala-politica della corruzione camorristica. Mara Carfagna, ricorda Anna de Felice, la ragazza di 15 anni morta lo scorso 10 novembre a Casamicciola a causa di una frana? E i quattro morti per il cedimento di un costone del Monte Vezzi che travolse la loro abitazione a Ischia? Quelle vite sono il prezzo pagato per gli abusi sul territorio, a cui oggi il Governo, da incosciente, invece sorride e fa l’occhiolino disattendendo anche agli impegni assunti davanti la Camera dei Deputati lo scorso 26 gennaio con la mozione (1-00324 ) sul governo del territorio e la tutela del suolo. Per me, la conversione del decreto sarà l’occasione perché siano posti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri i contenuti della mozione (1-00324 ) ed il grande progetto internazionale, proposto da Aldo Loris Rossi e dal Partito Radicale, per trasformare il rischio che incombe sulla Provincia di Napoli, ad altissima densità abitativa con i vulcani attivi del Vesuvio e dei Campi Flegrei, in opportunità di sviluppo civile ed economico.