Sarà capitato anche a voi di camminare soprappensiero e sbattere contro una vetrata infrangibile? O un Muro? Nessuno vi ripaga, i danni. E’ stata una distrazione vostra, credere che oltre quella barriera invisibile si poteva andare avanti, ciononostante, per una certa passione all’Anarchia contro il Muro, si tenta di dipingere quell’oltre, per raccontare cosa c’è dietro, cosa ci potrebbe essere oltre una notizia come quella appena letta che giunge da Washington: “I legami tra Stati Uniti e Israele sono “infrangibili”. Lo ha ribadito il presidente statunitense, Barack Obama, in occasione del 62mo anniversario della nascita dello stato ebraico. Una relazione, ha aggiunto, che in futuro “può solo essere rafforzata” .
Allora mi chiedo per chi e a chi cantarla questa news, foriera solo di guerra, malgrado tanto attivismo internazionale.
Non sono per noi 65 anni di ripetizione che il 25 aprile è giunta l’ora di resistere?
Cosa aspettiamo a rompere il Muro, il Silenzio, a infrangere la complicità del crimine ? “Il più bello dei mari è quello che non navigammo?”
“Il trompe l’oeil, letteramente “inganna l’occhio”, è una tecnica pittorica in uso già nella antica Grecia e Roma. Essa consiste nel dipingere uno sfondo apparentemente reale su di una parete per farla sparire alla vista. Un tipico murale trompe-l’œil può rappresentare una finestra, una porta o un atrio per dare una falsa impressione che la stanza sia più grande”.
Come a dire che Carla Bruni è solo una dolce voce italiana che ci canta il cielo in una stanza e siamo liberi di sognare…la pace, pour vous et moi.
Doriana Goracci
“D’improvviso, sorsero davanti a me. / Era chiaro come di giorno, là dov’erano, ma nessun altro li vide se non io. / Era una squadra. / Avevano stivali, pantaloni, uniformi / avevan delle braccia e sulle braccia le croci uncinate / delle mani e nelle mani i fucili mitragliatori. / Avevano delle spalle, e gli elmetti, / ma non avevano testa…”. Nazim Hikmet
