La Chiesa sbaglia a negare l’Eucaristia

Il sacerdote che non ha rifiutato la comunione a Silvio Berlusconi, al funerale di Raimondo Vianello, ha fatto cosa giusta e buona. Si è messo nella posizione di Cristo. Sbaglia la Chiesa a negare l'Eucaristia a chiunque la chieda. Altimenti occorre cambiare il Vangelo. Ad esempio, al versetto: “E ordinò alla folla di adagiarsi sull'erba. Poi prese i cinque pani e di due pesci e, levati gli occhi al cielo, recitò la preghiera di benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e questi alla folla” (Mt 14, 19), bisognerà aggiungere: “I discepoli offrirono pani e pesci a tutti, esludendo i divorziati risposati”. Al versetto: “Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi: e sarai beato…” (Lc 14, 13-14), occorrerà aggiungere: “Non invitare i divorziati risposati”. Infine, al versetto: “Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, pronunziò la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli…” (Mt 26,26), occorrerà aggiungere: “tranne all'apostolo traditore”. Tradire il Signore, infatti, è peccato ben più grave che divorziare e risposarsi. Ovviamente il sacerdote che ha dato l'Eucaristia al Cavaliere, farebbe un grave errore se la rifiutasse ad altri divorziati risposati. E' poi superfluo ricordare che chi si accosta ai sacramenti può ingannare il sacerdote e magari se stesso, ma non il Padreterno.

Francesca Ribeiro

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