Visita del Sindaco di Wolfsburg al Senato della Repubblica

Una due giorni intensa di incontri per il Sindaco di Wolfsburg, Prof. Rolf Schnellecke, e la delegazione del Consiglio comunale della stessa città, composta dalla Dott.ssa Ilona Schnellecke (Responsabile Comunicazione del Museo d’Arte), dal Consigliere Rocco Artale (Presidente della Commissione Emigrazione e Immigrazione), dalla Consigliera Ludmilla Neuwirth (Vicepresidente della Commissione Emigrazione e Immigrazione), dalla Dott.ssa Birgit Schneider-Bönniger (Direttrice dell’Istituto per la promozione della città), dalla Dott.ssa Sylvia Nichterwitz (Direttrice dell’Ufficio per stranieri) e dal Dott. Manfred Hüller (Direttore Rappresentanze e Relazioni internazionali), recatisi a Roma su invito del Senatore Claudio Micheloni. Scopo della visita: illustrare la positiva politica d’integrazione dei migranti nella città della Volkswagen.

Alla visita a Roma ha preso parte anche una delegazione del comune di Popoli (PE), sostenuto dalla città di Wolfsburg con un contributo di Euro 100.000, per la ristrutturazione della scuola media, parzialmente distrutta dal sisma del 6 aprile 2009. La delegazione di Popoli era composta dal Sindaco Emidio Castricone e dalla moglie, la Signora Maria Nicola Ruscitti, nonché dal Vicesindaco, il Signor Franco Diodati, e dal Consigliere comunale, il Signor Concezio Galli.

Giovedì mattina 15 aprile la delegazione ha assistito ai lavori dell’Aula del Senato, dove la vicepresidente del Senato Emma Bonino ha rivolto loro un saluto e un cordiale benvenuto a Roma. Il Senatore Lamberto Dini, Presidente della III Commissione Affari Esteri, Emigrazione, ha ricevuto la delegazione di Wolfsburg, accogliendola nella Sala Raciti del Senato – in presenza dei Senatori Stefano Pedica, Luigi De Sena, Giovanni Legnini, Oreste Tofani, Raffaele Fantetti, Pietro Marcenaro, Claudio Micheloni.

Il Sindaco di Wolfsburg, ha illustrato il percorso delle riuscite politiche d’integrazione adottate fin dagli anni ’60, in cui nella città tedesca arrivarono i cosiddetti primi “Gastarbeiter” (lavoratori ospiti) per costruire il leggendario Maggiolino. In pochissimo tempo Wolfsburg diventò “il più grande paese italiano oltre le Alpi”, come fu definita allora da un quotidiano della città tedesca.

Il 1974 segnò un anno particolare per l’intera politica interna della Germania: Wolfsburg fu la prima città tedesca ad insediare il primo Ufficio per gli stranieri e la prima Commissione degli stranieri. Fu una misura politica di carattere pioneristica e lungimirante, ha spiegato il Sindaco. Le due strutture, la prima di tipo amministrativo, la seconda a carattere politico, garantirono alla popolazione italiana il diritto di partecipazione e la motivarono a prendere parte attivamente alla vita della città. “Grazie al lavoro di queste due strutture oggi i cittadini italiani sono impegnati politicamente sul piano comunale sia attraverso l’organo di rappresentanza elettivo, il Comitato degli Italiani all’Estero (ComItEs), sia come consiglieri comunali stranieri eletti dalla popolazione di Wolfsburg.”

Il Sindaco Schnellecke ha tenuto a sottolineare che una politica d’integrazione che abbia successo “deve iniziare sul piano locale per poi essere estesa a livello nazionale.” Ricordando alcune misure di politica d’integrazione adottate dal comune di Wolfsburg, ha inoltre rilevato che tra gli attori che hanno concorso a sostenere il percorso d’integrazione ci furono la Volkswagen, le istituzioni ecclesiastiche e sindacali, in primo piano l’IG Metall. Furono inoltre messe in campo politiche di formazione: corsi di tedesco, classi transitorie per i bambini italiani al fine di abbattere le barriere linguistiche ed eventuali carenze formative. Il Sindaco di Wolfsburg ha ribadito che “l’integrazione non è una via a senso unico, bensì un processo che richiede disponibilità e volontà, tolleranza e rispetto sia da chi arriva, sia da chi accoglie.”

L’esemplare percorso d’integrazione degli stranieri a Wolfsburg è stato descritto in un rapporto stilato in tedesco e in italiano appositamente preparato per la visita a Roma ed è stato consegnato a tutti gli attori politici incontrati nelle diverse sedute.

Sia il Presidente Dini che gli altri Senatori presenti, oltre a ringraziarlo per l’impegno suo e della città di Wolfsburg, hanno manifestato al Sindaco Schnellecke l’augurio che sia per l’Italia, sia per altri Paesi europei la positiva politica d’integrazione condotta dalla città tedesca possa rappresentare un modello da seguire.

Nel pomeriggio è seguito un lungo e costruttivo incontro sugli stessi temi con la Presidente del Gruppo Partito Democratico al Senato, la Senatrice Anna Finocchiaro, e i Parlamentari PD impegnati sul fronte delle politiche d’integrazione degli immigrati in Italia, i Senatori Giovanni Legnini, Nino Randazzo, Carlo Pegorer, Claudio Micheloni e l’On. Franco Narducci.

La delegazione di Wolfsburg ha successivamente incontrato l’On. Franco Narducci alla Camera e il Vicesindaco di Roma, il Sen. Mauro Cutrufo, al Campidoglio.

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