BUCCHINO: CAMPAGNA REDDITUALE ALL’ESTERO PER IL 2009, DOPO TANTE CRITICHE UN APPREZZAMENTO ALL’INPS

Ho più volte criticato l’Inps per ritardi, inadempienze e addirittura evidenti violazioni di legge, come ad esempio l’inammissibile ostinazione, nonostante le chiare disposizioni legislative, a non erogare all’estero l’importo aggiuntivo alla 13ma mensilità di 154 euro introdotto dalla legge finanziaria per il 2001 e l’incremento alla maggiorazione sociale per i pensionati italiani residenti all’estero introdotto dalla legge finanziaria per il 2003. Una vera e propria “sottrazione illegale” sorprendentemente ignorata dal mondo dell’emigrazione (forse perché più preoccupato della difesa autoreferenziale di voto, Cgie e Comites) e indecentemente tollerata anche dagli istituti preposti alla tutela dei diritti dei pensionati.
Quest’anno però l’Istituto previdenziale italiano mi ha sorpreso (finalmente!) con il tempestivo avvio dell’operazione – fino ad oggi molto sporadica nel tempo – di accertamento dei redditi dei pensionati residenti all’estero relativi all’anno 2009. La buona notizia è che la campagna di verifica reddituale all’estero, secondo i dirigenti delle Convenzioni Internazionali, dovrebbe a partire da quest’anno assumere una cadenza annuale.
Come è noto i redditi prodotti all’estero e in Italia sono rilevanti per l’accertamento dei requisiti reddituali previsti per l’accesso a tutta una serie di prestazioni previdenziali e assistenziali (trattamento minimo, maggiorazioni sociali, assegni familiari, pensioni ai superstiti e di invalidità, etc.).

La campagna reddituale avviata in questi giorni dall’Inps riguarda i redditi relativi all’anno 2009 (è appena terminata quella relativa agli anni 2006, 2007 e 2008) dovrebbe concludersi prima dell’estate. L’Inps per ridurre il numero delle comunicazioni inviate ai pensionati e semplificare l’assolvimento dei vari adempimenti burocratici da parte dei beneficiari delle prestazioni, a partire da quest’anno, analogamente a quanto avviene per i pensionati residenti in Italia, sta inviando il modello RED/EST 2010 in un'unica busta insieme al modello CUD e ai modelli da utilizzare per l’eventuale richiesta di detrazioni d’imposta. Nelle informazioni contenute nella busta ci sono le istruzioni essenziali alle quali il pensionato si deve attenere nella produzione della certificazione e nella compilazione dei moduli. Gli interessati devono indicare tutti redditi percepiti nell’anno 2009 pensionistici e non pensionistici, all’estero e in Italia.
E’ ovvio che per la compilazione del modello RED/EST 2010 i pensionati potranno avvalersi dell’assistenza degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge che operano all’estero.
I modelli compilati devono essere restituiti entro il 30 giugno 2010 agli Enti di patronato o ai Consolati italiani che provvederanno ad inoltrarli per via telematica all’Inps. In alternativa i pensionati possono spedire entro il 30 giugno i modelli compilati e sottoscritti, con allegata la documentazione richiesta e una fotocopia di un documento valido di riconoscimento, alla sede Inps che ha in carico la pensione.

Se l’Inps dovesse, come tutti auspichiamo, riformare e sistematizzare con cadenza annuale le procedure relative alla rilevazione dei redditi dei pensionati residenti all’estero, potrebbe finalmente essere eliminata alla fonte la causa dell’insorgere delle situazioni debitorie che per anni hanno tormentato decine di migliaia di connazionali.

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