L’ITALIA E’ GIA’ UNA REPUBBLICA PRESIDENZIALISTA, PARLAMENTARE E DEMOCRATICA

Abbiamo una Costituzione! Applichiamola con disciplina ed onore! Non ascoltiamo Silvio Berlusconi o quant’altri non ne abbiano una totale conoscenza (art.54)
Il principio democratico datoci dall’articolo 1 “ la Repubblica si basa sul consenso dei cittadini, escusivi titolari della sovranita’ esercitandolo partecipando attivamente alla vita politica della nazione, con gli articoli 50, 71,75. I poteri del Capo dello Stato son ben delineati dalla Costituzione (1) Art.Cost. 74:” Il Presidente della Repubblica prima di promulgare la LEGGE, puo’ con messaggio motivato all Camere e chiederne una nuova delibera”, badate bene che l’articolo fa riferimento alla LEGGE, ossia a tutte le leggi o decreti che il parlamento emana. Con l’articolo 88:” Il presidente della Repubblica puo’, sentiti i loro presidenti sciogliere le Camere o anche una di loro”. Art. 87:” E’ il Capo dello Stato e rappresenta l’Unita’ nazionale, indice i referendum, nomima i funzionari dello Stato, ratifica i trattati internazionali ( ivi incluso quelli tra Stato e Chiesa), ha il comando delle Forze armate ( in mano a
Silvio Berlusconi ci sarebbe un colpo di stato ogni giorno), presiede il Consiglio supremo di difesa nazionale, presiede il C.S.M ( consiglio superiore della Magistratura, nomina cinque giudici della Consulta (Corte Costituzionale) ed dulcis in fundo concede grazie, momina senatori a vita, conferisce onoreficenze. Peccato che non e’ eletto a sufragio universale, dei dieci passati presidenti solo tre di loro sono stati eletti con maggioranza relativa, Luigi Enaudi (59.4%), Antonio Segni (52.6%) Giovanni Leone, l’unico a dimettersi dalla carica (52%) tutti gli altri con una larga maggiaranza del 70% di media, oltre i due terzi del parlamento, non possiamo colpevolizzare la Costituzione se a volte vengono eletti dei presidente deboli. Caso mai bisognerebbe togliere qualche potere al Presidente del Consiglio come decreti e voti di fiducia, una volta questi erano dei poteri che il Capo di governo attuava solo in casi di eccezionalita’ ed urgenza
(art.Cost.77), con Silvio Berlusconi questa prattica abusata e’ diventata l’unico sistema di governabilita’ del paese. Il parlamento rappresenta democraticamente la Nazione ed esercita la legislazione senza vincolo di mandato imperrante (ecco perche’ non possono essere mai licenziati tranne per motivi disciplinari ), se a volta non funziona, o funziona male non e’ dovuto alla Costituzione ma ad una mancanza di disciplina, onore ed etica politica. Le tre piu’ alte cariche dello Stato sono i principali garanti del buon funzionamento del parlamento e delle legiferazioni, (secondi solo al Popolo e Consulta) quando questi non funzionano in perfetta armonia si genera l’ingovernabilita’ di un paese, gli ultimi avvenimenti parlano chiaro. Un presidente con poteri assoluti (come vorrebbe il nostra caro Berlusconi e’ scongiurata dall’articolo 139: La forma repubblicana non puo’ essere oggetto di revisione costituzionale, poiche’ violerebbe
il principio di eguaglianza dei cittadini ed reistaurebbe il principio di onnipotenza del legislatore. La voce del popolo e’ quella sancita dalla Costituzione, dopo di che sano pronto ad ascoltare anche quella del “dio fattosi uomo sulla Terra”.

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