L’on. Franco Narducci è intervenuto oggi in Parlamento durante il dibattito per la ratifica del Protocollo alla Convenzione sull'uso dell'informatica nel settore doganale, mettendo in evidenza che tale ratifica costituisce un ulteriore passo avanti nella lotta alla criminalità transnazionale poiché predispone “forme di cooperazione, mirate anche ad intensificare gli interventi repressivi”.
Infatti Narducci ha fatto notare come “le tecnologie avanzate, nelle società moderne, siano utilizzate spesso ai fini di circolazione del crimine organizzato, che si avvale sempre più di una rete globale di contatti e di informazioni”. Dunque – secondo il vicepresidente della Commissione esteri, Narducci – ”la predisposizione di strumenti di contrasto alle attività illecite deve essere almeno in grado di predisporre una rete altrettanto organizzata e sofisticata, se si intende ottenere qualche risultato utile”.
“La cooperazione doganale e, soprattutto, gli strumenti giuridici e tecnologici previsti dal Protocollo – ha proseguito Narducci – si inseriscono a pieno titolo all'interno del processo in atto nell’Ue, che si propone di affiancare ai principi e agli obiettivi di libertà delle attività economiche e del mercato strumenti volti al rispetto della legalità, in funzione di garanzia della sicurezza e della giustizia per tutti i soggetti appartenenti all'ordinamento dell'Unione europea”.
“La ratifica del Protocollo – Ha concluso quindi l’on. Franco Nraducci – costituisce, ad avviso e a parere del Partito Democratico, una tappa essenziale nella costruzione dello spazio giuridico europeo, fondato su valori condivisi di libertà, sicurezza e giustizia, in risposta alle aspettative dei cittadini, degli operatori economici, degli Stati e delle istituzioni dell'Unione europea”.