Baseball: la cronaca delle partite di sabato notte

La Telemarket Rimini completa la tripletta a Godo vincendo (6-4) contro il De Angelis al termine di una gara durata oltre 3 ore e mezza, caratterizzata da una temperatura invernale e resa particolarmente indimenticabile dal vento.
Con Galeotti in pedana, i Knights sono andati sotto nel punteggio al primo, pagando oltre misura un problema di comunicazione nel rilancio verso la seconda dopo una valida di Carvajal, però hanno avuto la forza di recuperare al quarto. I singoli di Burnham e Rubboli e il doppio di Naldoni hanno obbligato il partente ospite Sandy Patrone (5 valide e 3 basi in 3.1 riprese) a scendere dal monte con la sua squadra sotto 4-3 nel punteggio.

Con l'ingresso di Quattrini in pedana però la partita dell'attacco del Godo è finita. Il rilievo marchigiano ha lanciato 3.2 riprese perfette, ottenendo 7 strike out.
Perfetto è stato anche Mauro Schiavoni (4 strike out in 2 inning), il terzo pitcher riminese della serata.
Frenato l'attacco avversario, i Pirati hanno costruito la vittoria a piccoli passi. Il pareggio è arrivato contro il rilievo Cozzolino al quinto, su una volata di sacrificio di Signorini. Il vantaggio lo ha segnato al sesto Gonzalez (in base per ball, in seconda su battuta in diamante, in terza per lancio pazzo di Grigoletto, terzo pitcher dei goti) su una cortissima battuta di Carvajal, fermatasi ad un paio di metri da casa. Il sesto punto lo ha spinto a casa Santora con un singolo sul quinto pitcher dei Knights Del Bianco, dopo che Rumenos (il quarto) si era complicato la vita aprendo la ripresa con 2 basi ball consecutive.
La tripletta per i Pirati è arrivata, ma certo il manager della Telemarket Mazzotti non sarà particolarmente soddisfatto dei 12 uomini lasciati in base in gara 3.

IL TABELLINO

È una UGF Assicurazioni forzatamente inedita quella che Marco Nanni schiera per il terzo appuntamento della serie con la T&A San Marino che va in scena sul diamante di Serravalle: indisponibili i due catcher Reginato e Angrisano (quest'ultimo per i postumi di un colpo sulla mano rimediato in garadue), è Stefano Landuzzi ad accucciarsi dietro il piatto a ricevere i lanci di Fabio Betto (1 vittoria-1 sconfitta, 0.00 era), il che porta Francesco Alaimo a difendere il campo sinistro e Andrea Gamberini la prima base, con Ramos battitore designato.
I padroni di casa, rispetto a quanto visto nelle sere precedenti, presentano Sheldon a sinistra, Rovinelli in prima e Ulrich Snijders a ricevere i lanci di Greg Palanzo (0-1, 5,79).
Granato apre il primo attacco di San Marino con un doppio a sinistra – sul quale Alaimo non è esente da colpe – e Pantaleoni piazza il singolo dell'ex che porta in vantaggio la T&A. Betto chiude senza ulteriori danni la ripresa ed esce senz asubire ancora anche da un secondo inning nel quale Rovinelli (doppio), Sheldon (singolo) e Granato (4 ball) riempiono i sacchetti.
Palanzo, dall'altra parte, gestisce senza troppi problemi il lineup bolognese, e corre il vero primo pericolo al quarto, ad opera di Ramos e Malengo che, con 1 out, arrivano rispettivamente in terza e seconda, ma il pitcher di casa chiude con due eliminazioni a seguire ai danni di Gamberini e Alaimo.
Il raddoppio della T&A è firmato personalmente da Carlos Duran, il quale picchia al quinto inning una linea che termina fuoricampo al centro esatto del diamante del Titano.
La settima ripresa si apre con un out e la base per ball a Santaniello, ed è tempo per Palanzo (6 valide, 2 bb e 4k) di chiudere la sua ottima prestazione e lasciare il monte a Ilo Bartolucci, contro il quale Garabito tocca un singolo a destra e spinge avanti il compagno; Landuzzi è al volo da Jansen, che poi difende malissimo sul singolo di Infante, tanto che la UGF riesce a pareggiare 2-2 con una scivolata da manuale a casa base di Garabito, sotto il guanto proteso di Snijders.
La UGF mette per la prima volta nel weekend la testa avanti all'ottavo inning, grazie alle gambe di Daniele Malengo, in base per una chiamata di colpito (sulla quale staff e arbitri discutono per un po'), il quale prima forza l'arrivo in terza sul sacrificio di Gamberini, poi si tuffa a segnare il 2-3 sullo squeeze chiamato ad Alaimo. La ripresa segna anche la fine della bella prova di Betto (7.0, 2 er, 6 h, 2 bb, 7 so), sostituito da Fabio Milano, che concede un gran doppio a Max De Biase e un singolo a Jansen, ma poi ne esce costringendo a un pop in diamante Imperiali e con uno strikeout su Suardi.
Tre out a seguire al nono valgono la vittoria per Bologna, la salvezza per il mancino e l'ingresso di Fabio Betto nella ristretta cerchia dei lanciatori che hanno ottenuto 100 vittorie nel massimo campionato italiano.

IL TABELLINO

Una three-hit di Riccardo De Santis regala al Montepaschi Grosseto la seconda vittoria (4-1 il finale) nel derby tirrenico con la Danesi Nettuno.

Quella della squadra di Ruggero Bagialemani (che ha rivoluzionato la formazione di partenza, con Coffie in terza ed Ermini in prima, con Toniazzi dh) è stata una vittoria strameritata, maturata al termine di un incontro equilibrato, caratterizzato dalla buona prestazione dei lanciatori. Riccardo De Santis, che ha subito una valida da Schiavetti al 1° inning, poi è stato intoccabile fino al 7°. Carlos Richetti ha subito otto valide, ma solo al sesto inning ha veramente sofferto le mazze locali.

Lo 0-0 di partenza si spezzava al 5° inning: Coromato e Andrea De Santis ricevevano una base ball da Richetti; il bunt a sorpresa di Sandoval caricava le basi. Coffie rimaneva al piatto, ma Kelly Ramos spingeva a casa il primo punto con una volata di sacrificio.

Il doppio di Coromato, in terza su errore, mandava a punto Leo Mazzanti e Vaglio, autori in precedenza di una valida, e poi segnava il 4-0 sulla volata di sacrificio di Andrea De Santis. Faraone correva ai ripari inserendo Carlo Pezzullo. Il doppio di Buccheri interrompeva, al 7°, l'imbattibilità stagionale di Riccardo De Santis, consentendo a Connell (valida) di segnare il 4-1. Il pitcher grossetano evitava altri guai con due kappa. All'ottavo inning, Luciani effettuava due eliminazioni, poi caricava le basi a suon di ball e Bagialemani chiamava Stefano Cappuccini, al rientro in IBL dopo 9 anni, che faceva battere Beppe Mazzanti su Coromato. Ed il rilievo si regalava una bella salvezza, eliminando i tre battitori affrontati nell'iultimo turno.

IL TABELLINO

Come era accaduto in gara 1, il Cariparma ha lottato punto a punto con i Catania Warriors per oltre metà partita, prima di sferrare il colpo del k.o. nelle riprese finali. Con il 15-5 di sabato sera, i ducali tornano dal “Joe Di Maggio” di Palermo con 3 vittorie per manifesta superiorità.
Parma ha potuto contare su una prestazione nel complesso soddisfacente di Roberto Corradini, che in 7 riprese ha concesso solo 2 valide. La prova sarebbe stata addirittura magistrale, se non si fosse giocata la seconda ripresa. Con il Parma in vantaggio 2-0 grazie ad una difesa siciliana imperfetta, Corradini ha infatti aperto il secondo attacco siciliano concedendo 3 basi per ball consecutive. Dopo l'eliminazione al piatto di Medoro, il singolo di Pesce è valso il pareggio dei Warriors. Il terzo punto è arrivato su errore dell'interbase parmense Yepes e altre 2 segnature le ha spinte a casa Rosario con un singolo. Quella dell'interbase è stata però l'ultima valida dei Warriors.
Da parte sua il Cariparma ha pareggiato al quarto attacco, facendo fruttare al massimo le 2 valide di Michele Gerali e Scalera contro il partente di casa Yintema. Al sesto, uscito Yintema e con Franklyn Torres in pedana, i Warriors (con 2 out e corridori in seconda e terza) hanno deciso di concedere 4 ball ad Orlando Munoz. Li ha puniti Bertagnon, con un singolo che ha portato il Parma in vantaggio 7-5.
Il resto della partita è da dimenticare per i siciliani. Al settimo un triplo di Dallospedale ed un lunghissimo fuoricampo di Camilo sono valsi 5 segnature. All'ottavo le valide di Yepes e Camilo (che ha chiuso con 6 punti battuti a casa) hanno creato il divario di 10 lunghezze, necessario per considerare la partita chiusa.
A conservare il vantaggio ci ha pensato Pedro Orta, che ha affrontato solo 3 battitori avversari.

IL TABELLINO

Riccardo Schiroli
FIBS Communication manager

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