Maxi risarcimento a Genova per vittima bullismo

La responsabile genovese dell'Italia dei Diritti: “L'istituzione che chiamerei in causa per prima è la scuola, che non deve essere preposta soltanto all'educazione”

Genova, 31 marzo 2010 – “Ritengo che la scuola non debba occuparsi soltanto di istruzione, ma abbia il preciso dovere di accompagnare i giovani a un livello di maturità consapevole”. Queste le parole di Antonella Silipigni, responsabile per la città di Genova dell'Italia dei Diritti, in merito alla sentenza emessa dal Tribunale Civile Del capoluogo ligure che ha riconosciuto a un giovane picchiato dai suoi compagni di classe durante l'intervallo un risarcimento pari a 50.756 euro. La vicenda è avvenuta il 7 aprile del 2001 e il ragazzo, a seguito alla violenza subita, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere l'ematoma a seguito delle violenze.
“La responsabilità di questi avvenimenti è in primis dell'istituto e dell'intera classe docente – ha poi aggiunto l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che probabilmente non sono intervenuti intervenuta con la giusta determinazione nel bloccare questa aggressione. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e punisca con severità chi si è macchiato di questo atto inconsulto. Mi piacerebbe poi che la riforma della scuola fosse reale e non un pretesto per tagliare risorse e personale da un comparto così cruciale”.

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