Che cosa c’entra la giustizia divina?

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha pronunciato un'altra delle sue frasi memorabili. Non sarebbe opportuno che lasciasse passare un lasso di tempo più lungo tra l'una e l'altra? Appena una ventina di giorni fa, ebbe a dire: “Il vile avvertimento al procuratore Spagnuolo rivela ancora una volta la paura e il disorientamento in cui si trovano ormai i clan della 'ndrangheta”. E davvero bisogna fare uno sforzo d'immaginazione per pensare che clan appartenenti alla più forte e pericolosa organizzazione criminale in Italia, stiano tremando e siano disorientati. L'altro giorno (27 marzo) ha affermato: “In Italia arriva prima la giustizia divina che quella terrena”. E sarebbe stato bene avesse lasciato cadere lì la profonda considerazione. Invece ha voluto “chiarire” con un esempio: “L'imprenditore straniero, spesso non viene ad investire in Italia perche' a seconda dell'eta' in cui comincia una causa e' preferibile affidarsi al Padreterno che alla giustizia”. Il che dimostra che s'intende forse di giustizia terrena, ma che ha un concetto assolutamente errato della giustizia divina.

Veronica Tussi

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