Mi sono sempre schierato dalla parte della Costituzione e il voto paritario (alla pari), sancito dall’articolo 48 (1) Libero, eguale e personale. In quanto alla sua segretezza, questa e’ stata abolita con le primarie pubbliche e con il voto postale del 2006. Il voto postale (aspettando il “fatico “ elettronico), resta l’unico sistema economico e veloce. Fatta questa premessa io credo che: (1) Occorre cancellare totalmente la legge tremaglina (459/2001) (2) Calcellazione dell' Aire, per chi non lo sapesse l’iscrizione al registro elettorale all’estero avviene automaticamente (e dico anche obbligatoriamente) al rinnovo o rilascito del passaporto, valido 10 anni e per dieci ( dico 10) senza nessuna verifica che il cittadino risieda fisicamente all’ estero ( anche questa e’ una legge tremaglina che non ha mai funzionato ed il caso Di Girolamo lo ha dimostrato). (3) Un ritorno al voto passivo e attivo come Costituzione ha sancito sin dal 1948, istituire un registro elettorale comunale dal comune di ultima residenza, alloeche il cittadino residente all’estero viene munito di un codice elettorale personificato , ad ogni tornata elettorale il comune italiano, tre mesi prima della data fissata spedisce al cittadino un modulo di comferma di indirizzo all’estero, inserendo nel modulo il proprio codice personalizzato. (4) Il comune italiano spedisce il plico ed effettua lo scrutinio in tempi reali, ossia lo stesso giorno di quello nazionale. (5) E’ inutile riaffermare che il voto passivo garantisce la rappresentanza in ogni lista, di chiunque n’e’ qualificato.
Cosi’ parlo’ la Costituzione e i nostri padri costituenti nel 1948.
