Scontro tra Giudici e Difesa berlusconi.
Non entro nel merito del discorso giuridico di ciò che è avvenuto, a detta dell'odierna stampa, perché tra tesi, norme, eccezioni… il discorso è qui improponibile e verosimilmente travalica le mie conoscenze in materia.
Desidero, però, porre in luce un'anomalia che, secondo il Diritto e, anche a mio giudizio, è almeno strana.
Anomalia che non mi sembra sia mai stata segnalata come anti costituzionale, e che anche il “solerte” brunetta sottace, pur essendone a conoscenza come tutto l’apparato parlamentare d’ogni tendenza.
Si tratta del fatto che gli avvocati che il berlusconi “usa” come suoi legali rappresentanti sono stati eletti parlamentari della Repubblica ed hanno compiti istituzionali, compiti che regolarmente abbandonano per assistere il cliente.
Mi chiedo, Vi chiedo: “Difendere il berlusconi, assentandosi dalle incombenze che la carica ricoperta esige, non comporta assenteismo reiterato dal parlamento? De facto inadempienza verso i cittadini e la Repubblica? Non è questo motivo sufficiente per esautorarli del ruolo pubblico che ricoprono, e per frode verso lo Stato poiché da questo ricevono prebende e onorificenze per un lavoro pubblico che non svolgono?”
Con piccola nota voglio ricordare che mio nonno mi raccontava che i senatori del Regno (non sono monarchico, me ne guardo bene) ricevevano solo un gettone di presenza quando erano presenti in Aula, e che ogni spesa di rappresentanza era a loro carico, anche il viaggio che per certuni durava, in treno, circa 24 ore! Poi, dal 1948 fu la “corruzione”, e che qualcuno non dica: “Non è vero”, già Totò, Peppino, Nino Taranto, Aldo Fabrizzi… negli anni ’50 fecero conoscere all’Italia il fenomeno delle “bustarelle” che la Pubblica Amministrazione intascava.
kiriosomega