di ARNALDO DE PORTI
Il berlusconismo – ha detto ieri giustamente Anna Finocchiaro – ha fatto ammalare l’anima dell’Italia Io lo dissi nel lontano 5.9.2000 titolando un pezzo come segue. “Il berlusconismo: una politica che annienta l’anima ed il corpo” (V. pag. 159 del libro “Caro Direttore, virgola)., realtà questa che trova il suo humus nella stampa pavida e nella politica galeotta di oggi.
Ditemi voi se, una persona vissuta tre quarti di secolo, come il sottoscritto, potrà mai accettare che un solo uomo prenda per i fondelli 60 milioni di italiani, imponendo ovunque i suoi diktat per salvarsi dalla giustizia, definita da lui una “metastasi della democrazia”.
Francamente io non ci stò, costi ciò che costi ! L’Italia ha perso quindici anni per andar dietro alle “rogne” di questo premier dal quale ora, salvo gli “adepti”, cercano di smarcarsi, come sta facendo con furbizia, eleganza ed intelligenza politica il Presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Vi rendete conto, cari Italiani, che prima della scesa in campo di quest’uomo, l’Italia stava invertendo la china in direzione del benessere sociale, economico e della onestà intellettuale, non solo, ma che aveva anche preso l’avvio una significativa riduzione del debito pubblico ? Suvvia, fate uno sforzo per ricordare !
Avete abbastanza forza per farlo, Cari Italiani, o siete ancora vittime dell’ipnosi berlusconiana dalla quale vi risveglierete non appena avvertirete i morsi della fame, peraltro già avvertiti da molti ?
Mai avrei creduto di trovarmi in queste condizioni di decadenza morale, politica in cui ci ha portato Berlusconi, il quale, credeva di poter governare l’Italia allo stesso modo con cui, pena il licenziamento, da lavoro ai suoi dipendenti del gruppo Fininvest-Mediaset.
Fatevi una domanda, Cari Italiani. Sareste in grado di poter affermare che l’Italia oggi è un paese in cui regna l’onestà, o vi è più facile affermare il contrario ?
Che squallore ascoltare certi uomini, specie certi senatori che dovrebbero rappresentare il meglio della serietà ed intelligenza, quando fanno certe affermazioni non dissimili da quelle del mercato del pesce o dell’ortofrutta !
Ieri, in parlamento, l’on. Zanda, ha detto giustamente che il Paese si ribellerà a questo stato di cose. E’ da tanto che aspetto questa ribellione, civile, democratica, ma temo – ahimè – specie in questo momento di pasticci elettorali, così definiti a Bruxelles persino dal Presidente della Repubblica Napoletano, che il clima si faccia cattivo.
Le affermazioni di Ignazio La Russa : “ Siamo disposti a tutto!” e l’altra, sentita pochi minuti fa da Formigoni : “ Se cado io farò cadere anche il Pirellone…”, non depongono certo a favore di un prossimo momento migliore…
Non mi resta che sperare che l’INPS abbia ancora le risorse per devolvermi la pensione per quel tempo residuo di vita che mi resterà, considerato che il senso civico e l’educazione, almeno per questo governo, sono solo una rottura di c….. !
Scusate la parolaccia che io di norma non uso…
ARNALDO DE PORTI