IL DIRITTO DI VOTO….

…tra imperfezioni ed equivoci

Bene l’intervista del Segratario Generale del Pie rilasciata a Radio Colonia, un piccolo particoalre trascurato sulle dischiararazioni dei leghisti passati e presenti, il diritto di voto di tutti i cittadini, sancito egualmente, liberamente, personalmente e segretamente, non potra’ mai essere annullato da questo governo, tanto meno da nessun parlamento, ma semplicemente ri-modificato ed un ritono ad una era’ pre-tremaglina dimostrerebbe, un ennesimo fallimento istituzionale ed un regresso democratico del paese. Fatto questa doverosa premessa ritengo che il solo voto elettronico non basterebbe per i 4 milioni del popolo italico all’estero. Occorre che il legislatore questa volta studi un sistema elettorale unificato sia in Italia, sia all’estero, onde evitare ulteriore dubbi di incostituzionalita’.

UNA LEGGE, UN VOTO

(1) Occorre applicare la stessa legge elettorale ovunque ed il voto elettronico non potra’ essere applicato solo all’estero, violerebbe ancora una volta, l’egualita’ del voto. (2) Bisognerebbe accontentare un po’ tutti e qui sul voto va rivisto il registro Aire, ossia utilizzare modili di iscrizioni al registro annualmente, in cui si chiede all’elettore tre opzioni 1-voto lettronico 2- voto postale 3- voto in persona (seggi). Ed infine l’introduzione del voto assistito e il voto delega, in modo tale che la Giunta delle elezioni o chi di competenza sa gia’ a priori (alle lezioni) 1-il numero di seggi da istituire e dove. 2- il numero di vori elettronici. (3) il numero di plichi da spedire. (4) il numero di coloro che hanno scelto il voto assistito o l’abbiano delegato a terzi. Tutto cio’ potrebbe essere reallizzabile solo con l’abolizioe della Legge 459/2001

A questo punto se qualche “benpensante” grida, brogli. brogli e brogli, ricordo che il voto e’ sopratutto un diritto e dovere del cittadino applicarlo civilmente ed eticamente. Vorrei inoltre suggerire al carissimo Segretario Generale del Pie, di stare piu’ attento in futuro a fidarsi poco di codesti parlamentari , ancora troppo “scudati” dalla prima parte dell’articolo 68, ossia promettere il mattino e smentire la sera.

Carmine Gonnella Londra Comitato Internaziole Pie

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