Audizione del Sottosegretario Mantica sulla ristrutturazione della rete consolare

Garavini (PD): “Preoccupante l’ottusità del Governo”

“L’ottusità del Governo nei confronti della nostra gente all’estero è deludente”, commenta l’on. Laura Garavini (PD) al termine dell’audizione del Sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani nel mondo, Alfredo Mantica, alle Commissioni esteri di Camera e Senato. “La rivisitazione del piano di razionalizzazione della rete consolare oggi presentato dal Sottosegretario Mantica non è che una manovra poco convincente e ben poco migliorativa rispetto a quanto preannunciato alcuni mesi fa. Si limita a mettere qualche pezza, quando invece occorrerebbe ritoccare il progetto in modo drastico”.

Nel corso dell’incontro da tempo atteso, il sottosegretario “ha sostanzialmente confermato il piano che già conoscevamo, rivelando ancora una volta la totale mancanza di una strategia complessiva nel disegno governativo”, così il giudizio della deputata eletta nella circoscrizione Europa.

“Abbassare i costi pur garantendo il mantenimento delle sedi non è una contraddizione”, insiste la Garavini. “Il Governo invece continua ad ignorare ipotesi alternative di risparmio, non prendendo in considerazione, ad esempio, la disponibilità dimostrata da diverse autorità straniere al fine di evitare chiusure indiscriminate”.

“Quel poco che si evince da questo fumoso piano B”, critica la parlamentare democratica, “è che gli italiani ad Amburgo dovranno in futuro accontentarsi di un Console onorario e di uno sportello consolare; a Saarbrücken rimarrà soltanto uno sportello consolare nonostante che il presidente della regione Peter Müller si fosse da tempo offerto di accogliere gratuitamente la struttura consolare in locali prestigiosi della cancelleria di Stato del Saarland; la sede di Mannheim verrà addirittura chiusa nonostante il sindacato tedesco DGB si fosse reso disponibile a fornire locali idonei ad accogliere la sede dell’agenzia consolare. E anche la sede francese di Mulhouse manterrà soltanto uno sportello consolare nonostante le autorità locali avessero espresso il loro sostegno per il mantenimento della sede consolare”.

Tutto questo, per la Garavini, “è un tentativo maldestro di far tacere le proteste, liquidando gli italiani nelle zone in questione con poche briciole. Ma i servizi ai nostri connazionali nel mondo non sono una cortesia o un favore. Sono un diritto”, sottolinea la Garavini, che ribadisce, “penalizzare la rete consolare significa sfavorire la collettività. Ma significa anche non tener conto e non voler valorizzare le straordinarie potenzialità delle nostre comunità oltreconfine”.

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