Scuola italiana all’estero: Narducci (PD) esprime forte preoccupazione in una lettera al Ministro Frattini

Con una lettera al Ministro degli affari esteri, on. Franco Frattini, l’on. Franco Narducci, Vice Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, denuncia i tagli della Finanziaria del Ministro Tremonti alle istituzioni scolastiche statali italiane all’estero e ai corsi di lingua italiana soprattutto in Europa e in particolare in Svizzera.

“Ho ritenuto opportuno sottoporre alla Sua attenzione – scrive Narducci al Ministro Frattini – quanto sta accadendo nei Paesi, dove vivono le nostre più importanti collettività emigrate in relazione alle gravi e allarmanti notizie sulla soppressione delle istituzioni scolastiche e della chiusura di innumerevoli corsi di lingua italiana a causa dei tagli contenuti nella Legge Finanziaria che nel prossimo anno scolastico colpiranno tutte le nostre scuole statali e le più importanti realtà scolastiche dei corsi di lingua italiana. Tagli che appaiono particolarmente drammatici in Svizzera, dove è previsto un intervento di “razionalizzazione” che non ha precedenti nella storia delle nostre istituzioni scolastiche, tant’è vero che sarebbe completamente azzerato l’Ufficio scolastico del Cantone di Berna, con la soppressione dell’intera struttura amministrativa e dirigenziale, abbandonando a se stessi decine di insegnanti MAE e del CASCI, e centinaia di corsi di lingua italiana frequentati da migliaia di figli dei nostri connazionali residenti in detto Cantone”.

“Si tratta di un progetto di “razionalizzazione”, continua l’On. Narducci, che accorperebbe l’intera struttura corsuale di Berna a quella del Cantone di Basilea, non tenendo in alcun conto le problematiche specifiche di natura geopolitica che contraddistinguono i due Cantoni, né del positivo processo di integrazione dei corsi nelle scuole svizzere”. Secondo Narducci “si tratta di una vera e propria “soluzione finale” che assesterà un ulteriore colpo alla credibilità dell’Amministrazione e al servizio scolastico per la nostra collettività in Svizzera, che invece avrebbe bisogno di ben altro per il futuro dei corsi di lingua e cultura”.

Al contrario, come sostiene l’On. Narducci, il Parlamento e il Governo dovrebbero finalmente affrontare un organico percorso riformatore della legge 153 e delle nostre scuole statali all’estero! Di questa riforma si parla da oltre trent’anni e di essa si occupano anche in questa legislatura varie proposte di legge da parte di tutti gli schieramenti politici, tra cui l’iniziativa di legge, di cui è primo firmatario lo stesso On. Narducci!

Proprio l’avvio immediato della discussione sulla riforma della Legge 153, che auspica l’On. Narducci, potrebbe essere quel segnale forte, che le nostre collettività presenti nel mondo attendono da tanti anni dal Parlamento, proprio per evitare l’irreversibile e la precarizzazione di un settore strategico per la politica estera dell’Italia che, al contrario, “avrebbe bisogno di stabilità e di prospettive di rafforzamento”, in sostanza, di un futuro per il bene del nostro Paese.

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