On. Narducci: Il Decreto legge sulla Protezione civile è uno strumento incongruente rispetto all’esigenza di definire una compiuta normativa in materia

L’on. Franco Narducci intervenendo sul Decreto Legge 196/2009 concernente disposizione sulla Protezione civile ha dichiarato che esso “è uno strumento incongruente rispetto all’esigenza di definire una compiuta normativa inerente la Protezione Civile”.
Narducci convinto che “la protezione civile deve essere lo strumento del Governo per coordinare le attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite da calamità naturali e non solo di elevato rilievo e gravità emergenziale” ha precisato che essa “non può essere lo strumento per gestire altri eventi o interventi strutturali sul territorio, di qualsiasi natura”.
Secondo Narducci “Va perciò divisa la parte coordinamento Nazionale e quindi dello stanziamento delle risorse per far fronte agli eventi di competenza della Protezione Civile da quello inerente l’intervento diretto in caso di eventi e la successiva attività di messa in sicurezza dei beni e delle persone che deve essere svolto dal Corpo dei Vigili del Fuoco, incardinato nel Ministero dell’Interno. Infatti tale Corpo rappresenta uno degli strumenti tecnici ed operativi territoriali ad elevata competenza”.
Poi il parlamentare eletto all’estero ha sottolineato il “ruolo fondamentale” del “volontariato che anche rimanendo sotto il vessillo della “Protezione Civile” dovrebbe, sostanzialmente, ricondurre la propria organizzazione locale e dipendenza funzionale ai Comandi Territoriali dei Vigili del Fuoco in collaborazione diretta con i vertici istituzionali delle autorità locali”.
Inoltre Narducci ha ipotizzato l’importanza di un dibattito sulla “reintroduzione dell’obbligo per tutti i giovani cittadini italiani e anche stranieri residenti, uomini e donne, di prestare servizio per un determinato periodo di tempo presso le strutture di volontariato locale della Protezione Civile. Tale novità – ha evidenziato Narducci – potrebbe venire incontro alle esigenze della mancata disponibilità di operatori avuta con l’abolizione del servizio militare e potrebbe contribuire a rendere vivo il senso civico di ciascuno”.
Sulla validità del provvedimento Narducci ha sottolineato che “un siffatto provvedimento deve coinvolgere nella discussione le parti interessate, Enti locali, forze di polizia, Vigili del Fuoco, Volontariato. Dette parti devono sentirsi coinvolte nella discussione parlamentare che va fatta con estrema serenità, cautela e secondo un obiettivo finale condiviso. Mentre finora – ha concluso il parlamentare del PD – si è deciso di procedere dall’alto proponendo modelli lontani da quello che il nostro territorio ha bisogno e che la collettività esige di avere”.

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