Milano: marceranno contro se stessi

di Giuliana Carlino

Questa destra agisce solo quando in ballo ci sono gli interessi di Berlusconi, ma resta immobile quando si tratta dei problemi quotidiani dei cittadini. Ora, dopo i fatti di Via Padova, vogliono organizzare una fiaccolata, e magari anche un rastrellamento casa per casa in puro stile nazista, contro gli immigrati. Ma è contro se stessi che dovrebbero marciare, visto che governano la città da tempo immemore. Voglio ricordare che sono tre mandati, per un totale di quindici anni, che Formigoni è governatore della regione e che tra i vari sindaci che si sono alternati a Milano, da Formentini ad Albertini, alla Moratti, il centrodestra governa la città da circa un ventennio, con i risultati disastrosi, in termini di coesione sociale, sotto gli occhi di tutti. Le proposte di Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord al comune di Milano, sono segnali pericolosissimi di una cultura dell'intolleranza e della xenofobia che si sta affermando con sempre maggiore consenso: vagoni dei treni per i milanesi, rastrellamento degli stranieri, ora il divieto di vendere case e negozi a extracomunitari. Con ragionamenti che vanno solo alla pancia delle persone, il centro destra sta portando lo sfascio sociale nei centri urbani.

Il sindaco Moratti, poi, ha lasciato degradare ampie zone della città preoccupandosi solo degli appalti sostanziosi per il suo elettorato di riferimento e di curare le aiuole fiorite nei quartieri dei suoi amici ricchi.

Lo stesso governo Berlusconi, se solo lo avesse voluto, visto che dispone in parlamento di maggioranze bulgare, avrebbe avuto tutto il tempo di cambiare quelle leggi di cui oggi si lamenta. Ma il Parlamento, oggi, è troppo impegnato a promulgare solo ciò che garantisce al Presidente del Consiglio di evitare i processi che lo assillano, o che distribuisce potere e prebende ai suoi amici. Le situazioni come quelle di Via Padova troverebbero una soluzione solo se fossero una nuova Milano2.

E allora dico ai milanesi di svegliarsi, di non cadere nel facile tranello della caccia all’immigrato. Tutte le soluzioni come le ronde e i respingimenti non hanno funzionato, così come non possono funzionare solo le formule repressive. Non sono necessarie demagogiche marce, l’unica vera soluzione sono nuove politiche dell’immigrazione, accoglienza, ascolto, integrazione, a partire dai banchi di scuola.

L’emergenza microcriminalità- sulla quale fecero tanto leva le televisioni di Berlusconi per scalzare il governo Prodi- non è affatto risolta. Che non ne facciano una nuova campagna elettorale, perché ormai è chiaro: Berlusconi ha mentito e fallito ancora una volta, che vada finalmente a casa!

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