Allarme smog e diossina a Napoli

La viceresponsabile per la Campania dell'Italia dei Diritti: “È necessario trovare delle soluzione alternative al problema degli inceneritori”

Medici in allarme in Campania per le ultime ricerche presentate all'Ordine di Napoli che documentano il crescente degrado ambientale e la conseguente diffusione di tumori e allergie nel territorio campano. Le cifre sono preoccupanti: un bambino su 500 si ammala di neoplasia e tra il 1998 e il 2002 è stato riscontrato un aumento del 3,2% l'anno di casi di cancro, specie in prossimità delle discariche. “La crescente produzione di smog nelle strade è un problema da non sottovalutare e la cui soluzione dovrebbe essere all'ordine dei giorno dei nostri governanti” afferma la viceresponsabile per la Campania dell'Italia dei Diritti Licia Palmentieri.
E alla notizia di tracce di diossina riscontrate nel latte materno la Palmentieri dichiara: “È doveroso contrastare con forza l'abuso dell'impiego di inceneritori e promuovere metodi alternativi di riciclaggio di rifiuti. Non posso non condannare poi – conclude l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – gli incendi ai danni di numerosi cassonetti della città provocati come tutti ben sanno dalla camorra, con lo scopo di creare un clima di tensione e che contribuiscono certamente al deterioramento del nostro territorio”.

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