DIRETTORE, DA CHE PARTE STA? Lettera aperta a Massimiliano Grasso sull’atomo a Montalto

di Mario Michele Pascale

Egregio Direttore,
Come ogni mattina ho comprato “la Provincia” e consultato “civonline.it”. Fa parte del monitoraggio della stampa nazionale e locale che compio ogni mattina. Cercavo, nello specifico, notizie relative al decreto del consiglio dei ministri riguardante i criteri per la localizzazione dei siti nucleari. Il governo, in pratica, spinge sull'acceleratore e dice ai soggetti che realizzeranno le centrali “fate voi”, lasciando loro la possibilità di scegliere i siti e di avere procedure autorizzative di molto semplificate.

Certo verranno ascoltati i comuni e di certo verranno “compensati”. Esattamente come accaduto qui a Civitavecchia con il carbone, la tecnica del “soldo in bocca” darà i suoi frutti: tra coloro che alzeranno la voce, giacché tutti l'alzeranno, ci saranno amministratori che vorranno fare da mezzani con il grande capitale e quelli che utilizzeranno il denaro per rimpinguare le casse comunali perennemente al collasso. Tutti saranno colpevoli, corresponsabili dei danni alla salute dei cittadini e all'ambiente. A conti fatti, sarà molto difficile sapere chi avrà fatto baccano perché realmente contro l'atomo e chi solo per alzare il prezzo, giacché tutti saranno compensati. Insomma, ci sarà trippa per tutti i gatti del mondo.

Non farò qui un panegirico sui rischi connessi alle centrali nucleari, tutti sanno, anche se è più comodo fare finta di non sapere o minimizzare. Non farò la morale su scelte di politica energetica folli, poiché il resto del mondo va in direzione delle energie “pulite” e noi, in Italia, siamo penosamente attratti dalla preistoria atomica. Mi interessa, in questa fase, un'altra cosa e per questo, caro direttore, le scrivo.

Ho sfogliato il suo giornale trovando il riquadro di interesse in prima pagina; piccolo, che rimanda a pagina 6. Ho letto quel che c'era prima di pagina 6. Titolone per una ragazza arrestata per due etti di hascisc (!) altro grande spazio per le mutande sporche del nostro sindaco (!!) nonché grande attenzione per un finanziamento della fondazione cassa di risparmio alla parrocchia di San Gordiano (!!!). Dopo pagina 6 ben 4 pagine dedicate al nostro porto dei miracoli.

Tornando a pagina 6 ho trovato la notizia, trattata come se il nucleare fosse un problema del pianeta Saturno, lontano, di scarsissimo interesse.

Non voglio fare una lezione di fisica sul fatto che le radiazioni, provenienti sia da un reattore che dalle scorie, non tengono molto in conto i confini tra comuni, né si fermerebbero all'alt! dei vigili urbani di Tarquinia e Civitavecchia. Sono certo, comunque, che in caso di mal funzionamento o cattivo stoccaggio delle scorie, le conseguenze ricadrebbero su tutti; in pratica un tumore non colpirebbe solo me, i soliti ambientalisti di Civitavecchia o, come li chiama il nostro sindaco, i “signor no”, ma temo che a rischio ci sarebbero anche lei, la sua redazione, il consiglio di amministrazione della fondazione cariciv, i vertici dell'autorità portuale, il nostro sindaco, gli assessori, i consiglieri, gli imprenditori, i lavoratori, i nostri figli.

Sul triangolo magico, pincio-fondazione-terrazza Guglielmi, non ci sarà cappa santa che tenga. L'atomo, nonostante tutte le fandonie che tentano di propinarci, è pericoloso, molto, e nessuno è al riparo.

Sia chiaro, non voglio dirle come gestire il suo giornale, non sono il suo editore e quindi non ne ho diritto alcuno. Mi dispiace, però, che la notizia sia stata data in maniera totalmente impersonale, senza commento né riflessione. Il decreto del governo è un fatto grave che lascia ampio margine di autonomia alle imprese … cosa assolutamente folle. Eppure sono, nell'economia della notizia, molto più importanti la fondazione cariciv e la parrocchia di san Gordiano.

Me ne duole, giacché l'atomo, come le ho detto, colpirebbe tutti, sia me ed i miei figli, sia lei e la sua famiglia.

Comprendo il suo equilibrio, gestito con lungimiranza, con un occhio alla raccolta pubblicitaria (cosa giusta, giustissima) ed uno agli equilibri della politica. Ma con l'atomo non si cincischia, l'atomo non farà “tavoli” su cui discutere, né le invierà comunicati. Ci farà del male e basta. A noi tutti.

Di fronte al nucleare non si potrà stare nel mezzo; o si sarà a favore, prendendosi le proprie responsabilità, o contro. E' tempo di prendere posizione e di decidere.

Lei, direttore, da che parte sta?
Aspetto una sua risposta e la saluto,

Mario Michele Pascale,

Direttivo nazionale del movimento Eguaglianza e Libertà

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