Congresso Idv: cosa NON mi è piaciuto!

Ieri ho segnalato ciò che ho trovato positivo ed importante nel congresso nazionale che si è appena concluso. Nulla potrà modificare il mio giudizio sul fatto che questo congresso abbia rappresentato una svolta determinante per il futuro di Idv e della politica italiana. Ciò non toglie che il risultato avrebbe potuto essere ben superiore. Per questo motivo oggi voglio dire ciò che invece non mi è piaciuto.
L’elezione del Presidente del Congresso di norma è il primo atto di un congresso, scegliendolo tra personalità del partito non facenti parte di organi direttivi. E’ un modo per riaffermare una condizione di imparzialità nella conduzione dei lavori congressuali
L’elezione della Commissione congressuale, formata anche in questo caso da delegati autorevoli non presenti negli organi direttivi ed incaricata di deliberare su tutte le questioni, lamentele o ricorsi eventualmente proposti dai delegati e sulla gestione dei lavori congressuali. Si sarebbero evitati inutili conflitti di interesse.
La commedia Barbato: l’on. Barbato non aveva depositato una regolare mozione di candidatura a Presidente del partito in quanto non era riuscito a raccogliere le firme necessarie, come richiesto dal Regolamento congressuale. Perché esso è stato violato e Barbato è stato accreditato come “sfidante” di Di Pietro?. Non credo che ciò denoti maggiore democrazia: non ve ne era bisogno! La commedia si è trasformata in farsa quando Barbato è andato sul palco a dichiarare il ritiro della sua candidatura: ma quale, posto che essa era inesistente?
I tempi degli interventi: qualcuno ha avuto a disposizione mezz’ora o più (come Pardi e Barbato), mentre molti altri sono stati costretti ad interventi di qualche minuto. Qualcuno, come Barbato, ha avuto addirittura il palco per due interventi. Si doveva (ed era compito della Commissione citata) definire per prima cosa il tempo complessivo a disposizione, suddividerlo, poi, tra il numero degli interventi previsti, ed essere molto rigorosi nel togliere la parola all’esaurirsi del tempo disponibile
Mozioni: la loro presentazione era prevista dal regolamento congressuale. Perché violare il regolamento ed ammettere mozioni prive dei requisiti richiesti? E' un caso di democrazia solo apparente!
Ad un congresso tutte le mozioni devono essere votate! Sono convinto che il votarle avrebbe reso il partito più solido. Ed in particolare ciò vale per le mie mozioni sulla limitazione dei mandati parlamentari, sulle modifiche allo statuto e sulla elezione diretta da parte del congresso dei componenti dell’Ufficio di Presidenza del partito.
Donne: il mancato voto è stato anche dovuto al fatto che le regole del gioco sono state cambiate mentre il gioco era in corso e così, a differenza di quanto avvenuto per i giovani, è mancata la competizione e la partecipazione

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