STRANA ITALIA

Se ci avessero predetto la situazione nella quale stiamo vivendo, non ci avremmo creduto. Nessuno, a ben riflettere, lo avrebbe fatto. La Legge Finanzia per il corrente anno, comunque la si esamini, non salverà l’Italia dalla stretta economico/finanzia. Nella penisola il numero dei disoccupati e dei licenziati è in preoccupante aumento. Il 30% delle famigli italiane ( media di quattro persone) vive con una rendita al limite della sopravvivenza. Intanto, il regime fiscale agevolato per i redditi limitati è stato drasticamente rimandato a tempi migliori. Ma non basta. Entro l’anno, almeno l’8% dei conduttori d’alloggio (inquilini) si troverà senza un tetto. Data la scarsità di risorse economiche, sono aumentati gli sfratti per morosità. La Cassa Integrazione non fa miracoli e, per noi, potrebbe ora rappresentare l’anticamera di un’occupazione a termine. Il Governo, che continua ad avere un’ampia fiducia dell’elettorato ( almeno così si afferma), non riesce a frenare la crisi socio/economica nazionale e le risorse di sostegno iniziano a scarseggiare. Se l’Italia fosse stata un’azienda, sarebbe giunto il momento di convertirne la produzione. Ma, forse, sarebbe già troppo tardi. La realtà nazionale, purtroppo, è assai più variegata. In area Euro, l’emergenza sembrerebbe superata. E’ a livello interno che le cose continuano ad andare male. Anche se non malissimo. Mancano, in ultima analisi, segni positivi di ripresa e di ritrovata fiducia negli investimenti. Per non perdere la “faccia”, l’Esecutivo (Pdl+ Lega) non ha in cantiere una manovra correttiva alla Legge Finanziaria 2010. Data l’aria che tira, il numero delle richieste di pensione d’anzianità è sostanzialmente calato. Per quelle di vecchiaia, improcrastinabili, i trattamenti saranno assai spartani. Eppure, siamo un Popolo dalle risorse imponderabili. Sbarcare il lunario è sempre più difficile, ma il Governo propone un “contributo” per rilanciare il turismo. Accertato che gli italiani sono più poveri che per il passato, ora sono sollecitati a viaggiare. Magari intruppati alla bella e meglio, ma in giro per lo stivale. Senza gli “incentivi” sulla rottamazione degli autoveicoli, l’industria del settore ha pensato bene nel proporre la cassa integrazione. Questo ammortizzatore sociale, però, non aumenterà le richieste di un mercato tanto esigente quanto economicamente sempre meno sostenibile. Il superfluo sembra avere la meglio sul necessario e, sempre più spesso, sull’indispensabile. Le Finanziare prosperano. Si compra tutto a rate. Intanto per pagare e morire c’è sempre tempo. Si acquista di tutto e di più. Si può rimborsare in tempi “lunghi” con interessi, solo all’apparenza, irrisori. “Tutto a 60 mesi” è il motto di una nota ditta d’elettrodomestici. Ma 60 mesi sono cinque anni. Magari il telefonino acquistato sarà già da cambiare prima di tale periodo, ma si dovrà continuare a pagarlo. Noi italiani siamo proprio degli originali! Spendiamo, a credito, per ciò di cui potremmo fare a meno e tentiamo di risparmiare su ciò che serve. Tra poco, inizierà il periodo delle “settimane bianche”, dato che quello dei “saldi” è giunto al termine. Per sette giorni in montagna, sulle piste candide di neve (tutto compreso), è prevista una spesa pari al 60% di uno stipendio di chi ha ancora la fortuna d’avere un lavoro certo. Al rientro, si sciopererà per i rinnovi contrattuali in scadenza; magari per spuntare in quattro anni ciò che si è speso in sette giorni. Tutto sommato, non sembreremmo proprio poverelli. Invece lo siamo. Anche se non tutti. E' proprio strana questa nostra Italia!

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