Questa settimana al Parlamento europeo – 1-7 febbraio 2010

Settimana di riunione delle Commissioni parlamentari e dei Gruppi politici – Bruxelles

Audizione di Kristalina Georgieva – La nuova commissaria designata bulgara avrà un'audizione di tre ore davanti alla Commissione Sviluppo del PE (mercoledì).

Accordo SWIFT – La Commissione Libertà pubbliche del PE voterà sull'accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sulla condivisione dei dati relativi ai trasferimenti bancari (giovedì).

Il presidente del Parlamento in Francia – Jerzy Buzek sarà a Parigi in visita ufficiale alla Repubblica francese. Tra gli altri, incontrerà il presidente Nicolas Sarkozy, il primo ministro François Fillon, nonché i presidenti dell'Assemblea nazionale e del Senato (martedì e mercoledì).

Parlamento/Consiglio europeo – Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo parteciperà a un incontro con i capi dei Gruppi politici e il presidente del Parlamento (giovedì).

Presidenza spagnola – Il ministro spagnolo degli affari esteri, Miguel Ángel Moratinos, parteciperà alla riunione della Commissione Affari esteri e sviluppo del PE (giovedì).

Parlamento europeo/Mongolia – Il presidente Buzek incontrerà il presidente della Mongolia, Elbegdorj Tsakhia. Al termine è previsto un briefing con la stampa (lunedì).

Elezioni in Ucraina. Una delegazione di parlamentari europei si recherà in Ucraina con funzione di osservatori in occasione del secondo turno delle elezioni presidenziali (giovedì-lunedì).

Preparazione della plenaria – I Gruppi politici dedicheranno gran parte della settimana alla preparazione della sessione plenaria dell'8-11 febbraio. L'evento chiave è il voto sulla nuova Commissione europea. La sessione prevede anche la discussione sui progressi compiuti dalla Croazia, dalla Turchia e dalla ex Repubblica jugoslava di Macedonia verso l'adesione all'Unione e alcune votazioni relative ad Haiti, l'Iran, lo Yemen e il summit di Copenhagen sul clima. All'ordine del giorno ci sono pure nuove regole in materia di alloggi a favore delle comunità emarginate e di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario. Una proposta di risoluzione sulla tratta degli esseri umani verrà discussa e adottata.

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Esenzione per le micro imprese da alcuni obblighi contabili

Le imprese più piccole potrebbero essere esentate dall'obbligo di redigere i rendiconti annuali grazie a un emendamento ai regolamenti comunitari approvato dalla Commissione Giuridica del Parlamento europeo giovedì 27 gennaio. Tuttavia, queste esenzioni dovranno essere concesse dai singoli stati membri e le aziende potrebbero ancora essere obbligate a conservare la contabilità delle proprie transazioni e della propria situazione finanziaria.

Il voto definitivo del Parlamento europeo è previsto per la miniplenaria del 24-25 febbraio a Bruxelles.

Circa sette milioni di aziende sono soggette alle regole sulla contabilità previste dalle direttive europee. Circa cinque milioni e quattrocentomila di queste (il 75%) sono aziende molto piccole (“microentità”). Si tratta di imprese attive al livello locale e regionale, con scarsa o nessuna attività trans-frontaliera.

La proposta votata giovedì dalla Commissione giuridica dell'Europarlamento consentirebbe agli stati membri di semplificare il contesto imprenditoriale per le imprese più piccole eliminando alcuni obblighi in materia di informativa finanziaria, così da rafforzare la loro competitività e liberare il loro potenziale di crescita.

L'esenzione in materia di informazione finanziaria si applicherebbe alle aziende che soddisfano almeno due dei seguenti criteri: totale dello stato patrimoniale inferiore ai 500.000 euro, importo netto del volume di affari inferiore al milione di euro e/o numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio uguale a 10.

“L'ambito di attività delle microentità è normalmente confinato al mercato locale e regionale. Per tale regione esse non hanno un impatto transfrontaliero nell'ambito del mercato unico. Di conseguenza non vi è la necessità di vincolarle ai regolamenti applicabili per il mercato interno europeo” ha affermato il Relatore del PE, Klaus-Heiner Lehne (PPE, Germania).

Conti annuali e situazione finanziaria

Per rispondere alla preoccupazione che un'esenzione dagli obblighi contabili possa intralciare l'organizzazione interna e ridurre la trasparenza e l'accesso alle informazioni, la Commissione Giuridica del PE ha chiarito che le microentità resteranno comunque soggette all'obbligo di conservare la contabilità relativa alle transazioni effettuate e alla situazione finanziaria, così da rispettare uno standard minimo comune.

La proposta della Commissione Giuridica fa seguito alla richiesta avanzata dall'Europarlamento alla fine del 2008 di una proposta legislativa che metta in condizione gli stati membri di esentare le imprese molto piccole (“microentità”) dalle direttive comunitarie in materia di contabilità. Questa proposta fa anche parte del programma dell'Unione Europea di semplificazione, una priorità chiave nell'ambito della “Better Regulation” agenda.

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