Ordini dal carcere, la figlia era tramite

Francesca Porto, 29 anni, è stata bloccata al suo rientro in Italia dalla Germania all'aeroporto di Catania. Era il collettore delle estorsioni del clan Cintorino

CATANIA – Francesca Porto, 29 anni, figlia del presunto boss detenuto Carmelo per conto del quale faceva da 'portaordini' all'esterno del carcere, ritenuta il 'collettore' delle estorsioni compiute dal clan Cintorino è stata arrestata da carabinieri all'aeroporto di Catania. La donna, ricercata dal 12 gennaio scorso, quando sfuggi all'operazione Grease contro la cosca etnea, è stata bloccata al suo rientro in Italia dalla Germania allo scalo internazionale di Fontanarossa.

Secondo l'accusa Francesca Porto approfittava degli incontri in carcere con il padre per ricevere ordini da passare agli affiliati all'esterno della prigione. Ma non solo. Per la Dda della Procura di Catania la donna, per le sue doti 'managerialì, aveva assunto il ruolo primario di esattore e collettore delle estorsioni.

Nei suoi confronti era pendente un ordine di carcerazione emesso dal gip di Catania, Carlo Cannella, su richiesta dei sostituti Giovannella Scaminaci e Pasquale Pacifico, che ipotizza i reati di associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti.

Cambiano Rosario

(fonte S.W.)

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