Non sono mai stato tenero con il presidente Obama rinfacciandogli molte assurdità e tanta demagogia, ma sono rimasto positivamente colpito per la sua assunzione di responsabilità per le evidenti falle nel sistema di ”intelligence” USA che hanno permesso al terrorista nigeriano di accedere sul volo per Detroit, la vigilia di Natale, rischiando di farlo esplodere in volo. Non è facile vedere un leader che non scarica le colpe sui suoi sottoposti e – prima probabilmente di far saltare le teste – politicamente si assume in prima persona tutte le proprie responsabilità davanti all’intera nazione. Un gesto importante, che sorprende anche nel confronto con il quotidiano scaricabarile italiano cui assistiamo da sempre su qualsiasi problema o responsabilità.