Di che cosa dobbiamo preoccuparci di più? Del Cavaliere con qualche macchia e tanta paura, il quale sta tentando di rendere meno democratico il nostro Paese, o della mentalità di grande parte del popolo italiano che lo applaude? Prima o poi il Cavaliere scomparirà dalla scena, ma la gente, la gente che ne ha fatto un idolo, potrà mai cambiare mentalità? Non sarà pronta ad osannare un altro cavaliere? Dobbiamo preoccuparci più di Maroni, o di coloro che danno la caccia allo straniero e applaudono Maroni?
La difficoltà maggiore per un partito che difende la democrazia e sta dalla parte delle minoranze, dei poveri, degli stranieri, dei lavoratori, dei disoccupati, non è costituita dal Cavaliere, né dai suoi scudieri, bensì dal modo di pensare e di sentire di moltissimi italiani, i quali anche se non cacciano personalmente i rom, non respingono in mare i disperati, sono contenti in cuor loro del lavoro sporco compiuto da altri, e indifferenti alla sofferenza altrui.
Francesca Ribeiro
