Di balle dal Papi ne abbiamo sentite e viste fino al disgusto ma non basta, dallo Stato della Città del Vaticano, il papa, Benedetto XVI, questa mattina incontrando una delegazione della regione belga della Vallonia, che gli ha donato a lui e allo staterello l’albero natalizio di San Pietro, ha ringraziato tirando fuori la sua di balla e palla: La sorte di un albero di Natale è come quella umana, come l’abete è scelto da una foresta oscura per portare ”frutti meravigliosi” con le sue “decorazioni scintillanti”, così gli uomini, illuminati dalla fede, sono chiamati “a portare buoni frutti”.
E guarda un po’ , siccome or ora mi sono arrivati gli auguri di Buon Natale da Enzo Apicella, ve li rimando così, toh anche ai Papi, alle loro palle e balle: “Vorremmo raccontarvi la storia del bambino Marco Milani che una sera (…la magia delle favole) si ritrovo’ in uno strano pianeta, il Pianeta degli Alberi di Natale. Li’ non esistevano parole come odio, uccidere, nemico. Le avevano semplicemente cancellate dal dizionario. Facile …no? C’erano anche dei cartelli un po’ bizzarri. Uno per esempio diceva Su questo pianeta e’ severamente proibito fare la guerra per mare per terra o sottoterra qualcuno dirà Un bel Pianeta davvero Anche se QUALCUNO insiste A dire che non esiste… Ebbene se non esiste, esisterà: che differenza fa? Noi ci vogliamo credere questo e’ il nostro augurio per un Natale di pace le ragazze dell’Italian Bookshop”
Senza alcuna decorazione vi regalo Rottami e Barlumi, perchè la poesia di una donna bambina che sceglie tra il gigante e l’albero, senza clamori e luci accecanti, può dare conforto.
Doriana Goracci