Cascone denuncia forte presenza mafia a Bologna e dintorni

Il responsabile per l’Emilia-Romagna dell’Italia dei Diritti : “Chi sostiene che la mafia sia solo al sud e non al nord sbaglia”

Bologna, 13 dicembre 2010 –“ La mafia attanaglia Bologna e le zone limitrofe. Chi sostiene che sia presente solo al sud e non al nord si sbaglia, la criminalità organizzata si sviluppa dove ci sono interessi da gestire, qualunque luogo quindi va bene”. La drammatica e accorata denuncia arriva da Massimo Cascone, responsabile per la regione Emilia-Romagna dell’Italia dei Diritti.

Attraverso le sue dichiarazioni, il rappresentante regionale del movimento presieduto da Antonello De Pierro, contribuisce a ridisegnare una geografia criminale alla quale siamo erroneamente abituati, ponendo l’attenzione sulle terre bolognesi che devono fare i conti con quanti si approfittano dei cittadini in difficoltà per alimentare i loro traffici.

“In Italia – prosegue Cascone – ci sono varie organizzazioni criminali: quella cinese, quella russa, quella italiana in tutte le sue tremende declinazioni. Questi signori si accordano per schiacciare i più piccoli, approfittando e facendo leva sulla povertà della gente”.

La segnalazione di Cascone , supportata da ricerche sul territorio rivela infine la preoccupante condizione riservata ai commercianti dell’estremo oriente: “ Dichiaro con fermezza – evidenzia – di sapere che tutti i negozianti cinesi della zona pagano il pizzo ad un grosso mandarino riservandomi di fornire in seguito, ulteriore documentazione e un approfondimento dell’ indagine ”.

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