SOLO UNA QUESTIONE DI FIDUCIA?

Quanti di noi sanno che la questione di fiducia non e’ prevista dalla Costituzione?

E’ solo una prassi parlamentare ed un mezzo di pressione del governo e in caso di sfiducia comporta le automatiche dimissioni dello stesso. Da una parte si corre il rischio di porre termine alla legislatura, dall’altra viola l’esercizio democratico previsto dall’articolo 67, ossia rappresentare la Nazione senza vincolo di mandato, impedendo alle aule di svolgere un regolare progresso legislativo, il Presidente della Camera Granfranco Fini oggi l’ha definita “ deprecabile “. La questione di fiducia e’ una pessima interpretazione dell’articolo 94:” Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenere la fiducia e il voto contrario di una o d’entrambi le Camere su una proposta del Governo non importa l’obbligo di dimissioni” Lo stesso prevede la mozione di sfiducia e deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti delle camere, quindi secondo la Costituzione e’ prevista solo la fiducia al momento della formazione del nuovo governo e le mozioni di sfiducia. La questione di fiducia e’ un’anomalia tipica italiana, non presente in altri sistemi democratici come la Francia, in cui il governo e’ legittimato a governare finche’ il parlamento non gli revoca il mandato, la nostra e’ una prassi verogognosa piu’ che “deprecabile, fallimentale per qualsiasi maggioranza di governo e va abolita (faccio contento Gianfranco)

Riforme?

Bisogna stare molti attenti quando si mette mano alle riforme della seconda parte della Costituzione, puo’ampliare i conflitti con i diritti e doveri della prima parte e con l’articolo terzo. Un caso clamoroso e’ stato il Lodo Alfano e il DDL sui processi brevi in corso. La nostra Costituzione e’ stata studiata dai padri costituenti, di “destra e di sinistra”, (faccio contento anche Silvio a volte lo dimentichiamo) per far si che chi rapprenta la Nazione ha avuto tutti i mezzi per tutelare i diritti fondamentali dell’uomo scritti nella prima parte (art. 1-54) senza interpretazioni indebite o modifiche incostituzionali, grazie agli organi e istituzioni di garanzia, ivi incluse iniziative di democrazia diretta. L’unica volta che la Costituzione e’ stata cambiata per il bene comune di tutti i cittadini e’ stato negli’anni settanta con l’aborto e il divorzio (faccio contento anche Marco). Vi sembrera’ strano (ma non troppo) la sovranita’ popolare in Italia e’ garantita principalmente dagli “istituti” di democrazia diretta incarnati negli articoli 50-71-75, ma di questo i politici tutti non amano parlarne, per paura di perdere il potere legislativo a proprio uso e consumo (faccio contento anche me stesso e tutti coloro che credono ancora nella democrazia)

Impeachment?

Tutti i cittadini hanno il dovere d’essere fedeli alla Repubblica e di osservare (in questo caso rispettare ) la Costituzione e le leggi, nei casi dei parlamentari e funzionari pubblici di adempiere con disciplina e onore (art.54) Tutti i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi…(art.28) come vedete gli articoli 54/28 prevedono il reato d’ impeachment (attentato alla Costituzione) per i funzionari pubblici disonorati e indisciplinati, i quali hanno prestato solenne giuramento art. 91( Capo dello Stato), 93 ( Capo del Governo e ministri) 135 ( Giudici della Corte Costituzionale, In passato l’applicazione alla lettera di quest’articoli avrebbe oggi evitato comportamenti disonorevoli nelle aule e leggi ad persona. Altra ragione per cui gli articoli 54/28 nella storia della Repubblica democratica italiana non sono mai stati applicati, principalmente per la presenza nella Costituzione dell’articolo 68 (immunita’) e anche questo va abolito in toto, i parlametari sono gia ampliamente tutelati dagli articoli 21: liberta’ d’espressione e d’opinioni e 67 (faccio contento anche Tonino).

Un’ultima considerazione

“Nessun articolo della Costituzione proibisce ai cittadini tramite il referendum popolare*, di mettere sotto accusa per attentato alla Costituzione il Capo del Governo e ministri”.

*Non e’ ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

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