Siamo vicini al Presidente Berlusconi, vittima di un folle gesto frutto della violenta campagna

Il Popolo della Libertà
BRUXELLES

Siamo vicini al Presidente Berlusconi, vittima di un folle gesto frutto della violenta campagna
d'odio della sinistra nei suoi confronti.

Dove vuole arrivare la sinistra ? A un nuovo Gaetano Bresci ?

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domenica 13 dicembre 2009

Il premier dal palco: “Non credete a chi getta fango e odio”

Nel suo intervento in piazza Duomo a Milano, per la festa del tesseramento del pdl, il premier ha criticato i giudici politicizzati. Poi ha aggiunto: “L'Udc? Spero venga con noi ma se resta di lè non piangeremo”, Investitura oer Formigoni: “E' il candidato alle regionali in Lombardia”. Tessera del Pdl a Letizia Moratti
Milano – Non bisogna credere a chi getta “fango e odio”, a chi fa “catastrofismo”. “Stiamo uscendo dalla crisi, la maggioranza è coesa, il governo funziona e funzionerà benissimo”. Con queste parole ha aperto il suo intervento il premier Silvio Berlusconi alla festa per il tesseramento del Pdl. Parole profetiche, le sue, conferma del clima di odio che si è creato attorno al lui in questi mesi di durissimi attacchi personali, politici e mediatici. “Siamo un partito assolutamente democratico e dobbiamo continuare a esserlo”, dice il premier Silvio Berlusconi. “Siamo una forza politica democratica – prosegue – non un partito in cui decide una oligarchia, in cui decidono uno o due persone”. “Il capo del governo come è descritto dall'opposizione è un mostro. Ma non credo di esserlo, non solo perché sono bello ma anche perché sono un bon fjol”. “Pensavamo che una campagna di tesseramento non fosse necessaria perché chiunque vota per noi e ama la libertà è tesserato, ma siccome viviamo in un momento di disinformazione totale” ci abbiamo ripensato, osserva. “Virgolettano frasi che non mi sono mai sognato di dire – prosegue – e fanno piovere su di me accuse diverse”. “L'Udc ora sta un po' di là e un po' di qua: noi speriamo che venga di qua, ma se sta di là non piangeremo di certo per questo”, ha aggiunto. “Alle prossime elezioni politiche – ha annunciato anche il premier – saranno con noi due formazioni politiche in più, quella di Daniela Santanché, che questa sera è qui con noi, e la Destra di Storace”. Silvio Berlusconi è stato brevemente interrotto da una decina di persone che contestavano mentre sta tenendo il suo discorso. Dai contestatori sono partite alcune grida tra cui “vergogna” e “buffone”. “Vergogna, vergogna, vergogna”: così Berlusconi ha replicato. “Ci sono alcuni che ci contestano. Noi siamo qui, in campo – si interrompe il premier nel corso del suo intervento – perché noi non siamo come voi, siamo gente libera e vi lasciamo esprimere le vostre idee in un pacato dialogo”. Al contrario, dice ancora Berlusconi, “voi vorreste trasformare l'Italia in una piazza urlante, che inveisce, che condanna. Vergogna, vergogna, vergogna”. E dalla piazza si alza si alza il grido dei sostenitori del Pdl che rispondono urlando “Silvio, Silvio”, sovrastando così le contestazioni. “Questa è l'antimafia dei fatti contro l'antimafia delle calunnie e delle menzogne”: così Silvio Berlusconi ha detto elencando i successi del Governo. Poi l'affondo contro una parte della magistratura. “Non si possono accettare che ci siano dei giudici politicizzati che intervengono sull'azione del Parlamento, sull'iter delle leggi”. Non si può accettare “che giudici politicizzati possano intervenire sul Parlamento cercando di influenzarne le decisioni” durante l'iter delle leggi o facendo “ricorso ad una corte”, cioé quella Costituzionale composta da uomini che “provengono dalla sinistra”. “Questi non sono attacchi – ha sottolineato – ma una fotografia di una situazione preoccupante. “Bossi è un alleato leale a cui siamo legati da amicizia e affetto”, ha sottolineato, spiegando che anche per questa ragione “dobbiamo essere sereni e sicuri”. “Il mio gradimento personale è al 63%, quello del Pdl al 40% e vogliamo arrivare oltre il 50% e gli ultimi sondaggi indicano che il gradimento verso il governo tra i cittadini è al 55%”. “Andiamo avanti sereni e sicuri – ha detto il premier – perché stiamo lavorando bene e continueremo a farlo. Non facciamo spaventare dalla menzogne perché la verità e il bene alla fine vinceranno sempre”. “Roberto Formigoni è il candidato del centro destra in Lombardia”, detto il Cav, dando ancora una volta l'investitura al gevenrantore Formigoni per un nuovo mandato al Pirellone. L'obiettivo della campagna di tesseramento del Pdl è raggiungere un milione di adesioni, ha spiegato il Cavaliere dal palco. “Chiamiamo almeno 1 milione dei nostri elettori – ha detto Berlusconi – a lavorare insieme a noi a favore del bene del nostro Paese e degli italiani”. Iscriversi al partito, ha spiegato Berlusconi, servirà anche a ricevere informazioni dirette sull'attività del governo. “Troppo grande è la distanza fra quello che il governo fa e quello che il popolo viene a sapere per colpa della disinformazione dei giornali e della tv”. “La tv di Stato, con i soldi di tutti, attacca governo e maggioranza, è l'unica tv al mondo che lo fa”. “Il popolo della libertà è un baluardo di democrazia”: Silvio Berlusconi lo ha sottolineato alla folla in piazza Duomo. “Grazie di cuore – ha detto alla gente -, di essere qui incuranti del freddo e delle persone che ci contrastano per sventolare le bandiere del Pdl”. “Dovremo essere come sempre – ha detto – baluardo in Italia della democrazia”. Berlusconi ha ricevuto la tessera numero 1 del Pdl durante la manifestazione. E' stato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a fargli questa “sorpresa”. Durante la manifestazione ha ricevuto la tessera anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha deciso di aderire al partito, “senza alcuna pressione da parte nostra”, come ha sottolineato il premier. “Sono felice” ha detto dal palco il sindaco. Un giovane della formazione Giovine Italia del Pdl, Carlo Armeni, ha consegnato, sul palco di piazza Duomo, al premier una maglietta con la scritta “Silvio contro tutte le mafie”. Il ragazzo, che era accompagnato da una ragazza del Pdl, ha ricevuto la tessera del partito direttamente dal premier. Alla ragazza, Berlusconi, ridendo, ha chiesto “che numero di telefono hai?”.

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