Se l’Italia diventa Berlusconia

In Attualità on Novembre 24, 2009 at 9:38 pm

Vista dall’Australia, l’Italia diventa Berlusconia. O almeno, secondo l’Australian Financial Review, che il 20 novembre decide di corredare un articolo a firma Silvia Greco e intitolato “via Dolorosa, Italia” con questa vignetta:

Guardando la figura con un po’ di attenzione, scoprirete che la Sicilia diventa Mafia, i lombardi Lombastardi e che tra le città non figurano Napoli, Palermo e Roma ma Merda, Venerea, Banditti e Fascisti. Per non parlare di quelle che prendono il nome non più dal latino ma da uno slang da osteria (anzi, da ghetto), tra cui Slutti, Burpi e Venomma. Insomma: puttane, rutti e veleno. Per non parlare di Venerea, mezza sprofondata (in un mare infetto, deduco). O meglio, nell’equivalente per l’Adriatico della Costa Nostra.

Il tutto sotto la supervisione del Cavaliere in versione Bonaparte, “primo potente e capo di tutti”. Viene quasi da rimpiangere quando venivamo schedati come coloured o semi-white.

Satira o semplici insulti?

Il senatore Nino Randazzo del PD non ha alcun dubbio: si tratta di una “lurida pagliacciata a mezzo stampa”, “uno scivolamento di stile e intelligenza” e “una rozza manovra di malcelata xenofobia“.

Dello stesso parere l’Onorevole Marco Fedi, sempre del PD, che commenta: “La satira va ben connotata, altrimenti si confonde con la libera offesa. La discussione politica – anche molto franca, aperta e aspra – non deve mai cedere il passo a stereotipi e generalizzazioni”.

Ma chi non ha proprio gradito il quadretto dipinto dalla vignetta è il quotidiano italiano d’Australia, Il Globo, che in una lettera aperta all’Australian Financial Review scrive:

Il linguaggio usato per descrivere l’Italia, le sue città, i suoi paesi, le sue regioni, è talmente diffamante che l’illustrazione non può essere considerata una vignetta umoristica né, tanto meno, satirica.

E’ semplicemente disgustosa!
La direzione dell’IMC, il Gruppo Editoriale che pubblica in Australia i quotidiani IL GLOBO e LA FIAMMA e trasmette programmi radio sulla stazione radiofonica nazionale RETE ITALIA, giudica che il contenuto di tutta la pagina (in particolare la MAPPA) sia altamente diffamatorio per l’Italia, per gli italiani residenti in Italia, per tutti gli italiani sparsi nel mondo, in particolare per gli italiani e loro discendenti che vivono in Australia.

Aggiugendo, come nota conclusiva, di stare consultando i propri legali “per accertare se esistono gli estremi per una azione legale per diffamazione di gruppo” e invitando i lettori indignati a ritagliare e rispedire la pagina alla redazione del quotidiano economico in segno di protesta.

Io, che di fare una spedizione all’altro capo del mondo non ho voglia, mi limito a utilizzare un linguaggio istituzionale.

Stronzi.

fonte: http://ilnichilista.wordpress.com/2009/11/24/se-litalia-diventa-berlusconia/

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