Sequestro Grana Padano a Brescia, il commento di Criseo

Il responsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti: “Necessari più controlli per prevenire truffe del genere”

“Alla luce di questo nuovo sequestro di generi alimentari, chiedo che più forze siano chiamate in causa per far fronte a questa piaga. Occorre inoltre una mappatura più dettagliata sul percorso che ogni prodotto fa dal momento in cui esce dal proprio stabilimento fino al momento in cui viene distribuito nei supermercati”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti, a seguito del sequestro da parte dei N.A.S. di 21 tonnellate di Grana Padano D.O.P. prodotte da un caseificio della provincia bresciana. I reati contestati al produttore riguardano le carenze igieniche dei locali di stagionatura e l'omessa attuazione di sistemi di autocontrollo aziendali, tesi a certificare il rispetto delle procedure igieniche di lavorazione dei formaggi. Già nel luglio scorso, sempre in provincia di Brescia, sono stati sequestrati 8000 kili di formaggio scaduto.

“In questi giorni – fa notare l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ho potuto constatare di persona che in vari supermercati lombardi ci sono elevati sconti sui prodotti grana. Dopo l'episodio di oggi, chiedo che le autorità si attivino per indagare su ciò che viene servito nelle nostre tavole. Salvaguardiamo la salute dei consumatori”.

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