Interrogazione a risposta scritta
al Ministro degli Esteri e al Ministro degli Interni
per sapere – premesso che:
Il 24 marzo del 1976 il Colpo di Stato in Argentina, da parte dei militari che s'impadronirono del potere, dette vita ad una dittatura a cui si diede il nome di “Processo di Riorganizzazione Nazionale”;
l’esperienza golpista alimentò il terrorismo di Stato, sequestri di persone, torture di ogni genere e la sparizione forzata di esseri umani, a cui si aggiunse la cruenza del terrorismo di matrice marxista;
grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, agli indizi ritrovati e alle confessioni di alcuni collaboratori, sin dal 1983 con la fine della dittatura ci furono i primi ricongiungimenti con le famiglie di origine;
le storie dei sopravvissuti meriterebbero di essere ricordate tutte, per il tormento e la dignità nel superare il trauma e raccontarlo ripetutamente nelle aule dei tribunali, nelle scuole e in ogni tipo di rassegna culturale;
partendo dalla memoria dei deparecidos dobbiamo ricordare che le vittime italiane del terrorismo in Argentina sono state migliaia, tra quelle del terrorismo di stato e quelle del terrorismo internazionale di gruppi armati, molti dei quali ancora impuniti;
la storia del fenomeno “terrorismo” è stata finora raccontata a puntate, distanti nel tempo l’una dall’altra, così da non consentire un preciso collegamento tra i vari gruppi armati;
diventa opportuno e necessario tentare una ricostruzione omogenea e globale per dimostrare la pericolosità delle organizzazioni terroristiche internazionali. Soprattutto oggi che si intensifica l’opera di inquinamento degli indizi e delle prove, e s’intensifica lo sforzo di correggere i connotati dei responsabili del terrorismo;
e’ utile ristabilire la verità in una visione d’insieme perché ogni impresa criminale terrorista è stata oggetto di distorsione, di mistificazione, grazie anche all’atteggiamento ambiguo di molti;
ottenere giustizia e verità, questo chiedono i nostri connazionali, grazie al sostegno del Paese e per questa strada arrivare finalmente a costruire una memoria condivisa;
tutti gli atti di fedeltà sono atti di giustizia, conservando vivo oggi il ricordo delle vittime Italiane del terrorismo, non si è solo fedeli all’opera che hanno lasciato, si rende giustizia anche a tutto ciò che la società, e singolarmente le generazioni più giovani devono capire, per non ricadere negli errori del passato.
– quali sono state e saranno le iniziative politiche e legislative per la ricostruzione della memoria storica e per un riconoscimento dallo Stato italiano delle vittime di origine e discendenza Italiana del terrorismo in Argentina e se verranno ricordate nel Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale.
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