Scoperto covo del numero 2 della mafia agrigentina

AGRIGENTO – La squadra mobile di Agrigento ha scoperto uno dei covi di Gerlandino Messina di Porto Empedocle, il numero due di Cosa nostra agrigentina, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia, di cui non si hanno più notizie dal gennaio del 1999.

In una palazzina, situata nel centro urbano di Favara, all'interno di un garage, i poliziotti hanno trovato una stanza nascosta, una specie di bunker attrezzato con tutti i confort.

Appesa al muro c'era una cartolina di Porto Empedocle e delle dediche che, secondo il dirigente della squadra mobile Alfonso Iadavaia, non sono riconducibili ai proprietari dell'immobile, ma piuttosto al superlatitante. Alla palazzina, i poliziotti sono arrivati dopo che quattro giorni fa hanno avviato delle perquisizioni su 5 immobili situati fra la periferia di Agrigento e il centro di Favara.

Quattro delle cinque perquisizioni hanno dato esito negativo. Nell'ultima, invece, sono stati ritrovati elementi che gli investigatori considerano “interessanti e riconducibili a Gerlandino Messina”.

Le indagini della Mobile, durate diversi mesi, sono partite dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Maurizio Di Gati di Racalmuto e Giuseppe Sardino di Naro che avrebbero indicato alcuni dei possibili fiancheggiatori del latitante di Porto Empedocle. I fiancheggiatori indicati sarebbero tutti di Favara e proprio per questo si è messa in moto l'attività di accertamento che ha portato a scoprire la stanza nascosta dove Gerlandino Messina avrebbe trascorso le ultime settimane.

Cambiano Rosario

(fonte S.w.)

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