Chiusura Yamaha Motor Italia, Italia dei Diritti con i lavoratori

Il responsabile del movimento per la Lombardia Giuseppe Criseo: “Assurdo chiudere in questo modo senza dare spiegazioni ai lavoratori”

Milano, 19 novembre 2009 – “E' vergognoso che Regione Lombardia e forze politiche non mettano sul piatto risorse concrete e visibili per aziende di prestigio come Yamaha”. Queste le prime parole del responsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla notizia della dura protesta, destinata a proseguire, dei lavoratori della Yamaha Motor Italia contro la decisione della chiusura dello stabilimento di Gerno di Lesmo per trasferirlo in Spagna. Tale decisione comporterebbe il licenziamento di sessantasette persone alle quali non sarebbe stato dato neanche un minimo preavviso. Il tutto alla luce degli ultimi successi sportivi di Valentino Rossi al Motomondiale e il bilancio in attivo, come sostenuto dagli esponenti sindacali. Alla luce di questi fatti, l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro chiosa e sdegnato conclude: “E' inconcepibile che aziende di rilevanza internazionale come queste possano aprire e chiudere senza dare spiegazioni ai lavoratori che hanno investito la loro vita e professionalità. Occorrono risposte
certe e soluzioni concrete”.

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