Il Capo dello Stato e’ l’unico che dopo aver sentiti i loro presidenti sciogliere le Camere o anche una solo di esse

<< In uno Stato di diritto come il nostro le parole di Berluschino: “ dovessi cadere si ritorni alle urne”, e’ un’appropriazione indebita e incostituzionale. E’ indubbio (art.88) che se vi sono i presupposti fondamentali per un deterioramento del rapporto tra Governo e Parlamento ed esistono indici sicuri del distacco non piu’ adeguatamente rappresetative delle istanze; sentiti i suoi predidenti (Camere e Senato) il Capo dello Stato ha il potere sancitogli dalla Costituzione di scioglire le Camere o incaricare uno dei Presidenti per un Governo tecnico >>

Dalla Turchia il Presidente Napolitano ha lamentato un deterioramento tra l’attuale Governo e le altre forze politiche del paese (parlamento), invitando al rispetto degli equilibri costituzionali e istituzionali:” E' chiaro che oggi ci sono grosse difficolta'” nei lavori parlamentari, ma contemporaneamente “sembra che qualcosa si stia muovendo” nel campo della riforma della seconda parte della Costituzione, come piu' volte auspicato nel senso di una condivisione. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, conclude la sua visita di Stato in Turchia e risponde ai giornalisti italiani che gli chiedono un giudizio sulla scarsa produttivita' delle Camere e un bilancio di meta' settennato.

La porcellum ha modificato solo alcuni articoli della seconda parte della Costituzione ossia art.56/57 una modifica strutturale, liste bloccate, candidature multiple e premio di maggioranza (ritenuto incostituzionale nel 1953 Legge Scelba/Legge Truffa). Poi qualcuno con una mossa truffaldina a lui consona alle ultime elezioni ha aggiunto al simbolo la parola presidente che non ha niente a che vedere con il premierato. Berluschino non e’ un premier ma un semplice parlamentare nominato dal Capo dello Stato con l’incarico di formare il Governo.

L’Italia non potra’ mai esser un premierato ma solo presidenzialista, per un premierato bisognerebbe cambiare radicalmente la seconda parte della costituzione, titolo primo e secondo formazioni delle leggi e presidente della repubblica. Per il presidenzialismo basta solo cambiare l’articolo 83, con: “ Il Presidente della Repubblica e’ eletto a surfragio universale direttamente dal popolo”

Un sistema presidenzialista richieredebbe anche e sopratutto una modifica dell’attuale porcellum, abolizione del premio di maggioranza, elezioni proporzionali o maggioritarie, reintroduzione della preferenza, abolizioni delle liste bloccate, candidature multiple limitando le fiducia posta ai disegni leggi e i decreti leggi, qust’ultimi concessi solo nei casi di vera urgenza e solo se concordata dal parlamento.

In un sistema presidenzialista un presidente del consiglio avvalendosi ancora di fiduce e i decreti avra’ troppi poteri rispetto al Capo dello Stato. Una riforma istituzionale che non va in questa direzione e’ semplicemente solo un’altra porcata.

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