Sono scomparsi 1.175.496 dollari canadesi dal Fondo pensionistico Alitalia per gli ex dipendenti della Compagnia aerea residenti in Canada? Lo chiede in una sua interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture (ma anche ai Ministri dell’Economia e del Lavoro) l’On. Gino Bucchino eletto nella Circoscrizione Estero per il Centro e Nord America.
Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di pensionati dell’Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.a. residenti in Canada i quali lamentavano una decurtazione della loro pensione fino al 30 per cento, il parlamentare ha cercato di capire meglio le ragioni della riduzione degli importi pensionistici degli ex dipendenti dell’Alitalia ed ha appreso dall’attuale gestore del Fondo pensionistico dell’esistenza di un disavanzo contributivo di oltre un milione di dollari canadesi.
Ma procediamo con ordine. Nel mese di gennaio 2009 i pensionati di Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.a. residenti in Canada hanno ricevuto una lettera della stessa Società in cui venivano informati che l’Alitalia terminava le proprie attività internazionali e che dal 31 dicembre 2008:
a) il Fondo pensionistico gestito dall’Alitalia era stato soppresso;
b) l’Alitalia non era più l’Amministratore del Fondo pensionistico;
c) il Fondo sarebbe stato trasferito e registrato presso le autorità competenti canadesi.
L’Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.a. rendeva successivamente noto che la decisione della compagnia aerea relativa alla soppressione del Fondo pensionistico era stata comunicata all’OSFI (Office of the Superintendent of Financial Institution) e che uno studio assicurativo privato canadese, il Thomson Tomey Actuarial di Toronto, era stato incaricato di sovrintendere il Fondo per gestirne la liquidazione e che i pensionati interessati sarebbero stati successivamente informati in merito alle procedure ed ai tempi necessari per le attività liquidatorie;
Successivamente nel mese di ottobre 2009 i pensionati dell’Alitalia residenti in Canada ricevevano una lettera dello studio Thomson Tomey nella quale veniva loro comunicato che nel Fondo Pensione precedentemente gestito dall’Alitalia era stato trovato, nel mese di marzo 2009, un disavanzo contributivo di 1.175.496 dollari canadesi e che i tentativi di ottenere il reintegro di tale disavanzo (si presume dalla nuova Alitalia) non era andato a buon fine.
La mancata copertura di detto disavanzo si tradurrà, come verificato dall’On. Bucchino, per i pensionati interessati a partire dal 1° dicembre 2009, e forse con effetto retroattivo, in una riduzione delle già esigue rendite pensionistiche di circa il 30 per cento.
L’On Gino Bucchino ha chiesto nella sua interrogazione ai Ministeri competenti di fare chiarezza in merito alla deplorevole situazione che si è creata e di intervenire, se del caso, a tutela dei diritti degli interessati qualora si stabilisca che si sono verificate inadempienze contrattuali da parte dell’Alitalia o peggio ancora siano stati impropriamente “stornati” i fondi dei pensionati.