IL CONSIGLIO REGIONALE ABRUZZESI NEL MONDO RIPRENDE LA ROTTA

Il CRAM insediato dall’assessore Febbo il 13 novembre, Franco Santellocco eletto vice Presidente

L’AQUILA – Il Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) può riprendere finalmente la rotta, dopo il forzato arenamento a causa dello scioglimento anticipato dell’Assemblea regionale e della consultazione elettorale del 16 dicembre dell’anno scorso. Ricostituito nelle sue rappresentanze con le designazioni dei trenta delegati delle comunità abruzzesi all’estero, la Regione Abruzzo ha potuto dar corso alla ricomposizione dell’importante Consulta integrandola, come prescrive la legge, con i rappresentanti indicati da associazioni, patronati e forze sociali che si occupano di emigrazione, in Italia e all’estero, da ANCI, UPI e UNCEM in rappresentanza di Comuni, Province e Enti Montani della regione. Il 13 novembre, al Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, accanto i consiglieri regionali Ricardo Chiavaroli, Franco Caramanico e Antonio Prospero che con lui formano il comitato ristretto, il presidente del CRAM Mauro Febbo, assessore regionale all’Agricoltura e all’Emigrazione, con solennità e non senza emozione ha insediato l’organismo nell’aula dell’Assemblea regionale, il luogo più alto della democrazia abruzzese. Il presidente Febbo ha aperto la prima riunione del CRAM con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del terremoto che ha colpito la città capoluogo d’Abruzzo e numerosi altri centri della regione. Tutta rivolta all’Aquila la prima parte del suo discorso, al dramma che il 6 aprile l’ha ferita massacrando case, monumenti insigni, scuole, fabbriche, uffici pubblici e le stesse sedi delle istituzioni. Ma anche ha fatto richiamo alla fierezza ed alla dignità degli aquilani, che sapranno risorgere e tornare a volare alto come è nella loro storia.
La Regione Abruzzo vive un momento molto difficile, ha problemi finanziari in gran parte dovuti all’oneroso sistema sanitario, ora aggravati dalle pesanti conseguenze del sisma. E tuttavia guarda all’Aquila, alla ricostruzione della città capoluogo come questione prevalente, contando anche sul sostegno della grande comunità degli Abruzzesi nel mondo. Una comunità straordinaria che ovunque gode di prestigio e stima. Proprio per questo sono loro, gli Abruzzesi all’estero, i migliori ambasciatori delle qualità e delle valenze della propria terra. Sul fecondo rapporto di collaborazione con le comunità abruzzesi oltre confine la Regione Abruzzo intende investire per meglio affermare nei mercati esteri il proprio brand, contando sulla rete di promozione costituita dal sistema associativo regionale nel mondo. L’Abruzzo vanta numerose eccellenze, nell’enogastronomia, nell’industria, nella ricerca, nella produzione culturale ed il suo territorio è una miniera di valenze ambientali e turistiche – parchi, mare, collina e montagna – città d’arte e centri urbani ricchi di storia e architetture. Dunque a tale impresa è chiamato il governo regionale e, per la sua specificità, il CRAM in quanto organo rappresentativo delle comunità abruzzesi fuori regione e Consulta delle politiche attive – sociali, culturali, economiche ed assistenziali – rivolte al mondo dell’emigrazione.
Argomenti, questi, tutti ripresi negli interventi successivi. Il consigliere Prospero ha sottolineato l’importanza dei giovani delegati nel CRAM e le positive esperienze fatte nel precedente mandato con le due assemblee mondiali tenutesi a Mar del Plata, in Argentina, e a Montreal, in Canada. Franco Caramanico ha tenuto a rimarcare la forte intesa, al di là degli schieramenti, sulle politiche del CRAM, in segno d’unità con la comunità abruzzese nel mondo cui ha rivolto un forte ringraziamento per i gesti di solidarietà e per gli aiuti raccolti in soccorso delle popolazioni terremotate. Molto sentito il saluto del consigliere Chiavaroli, anche in ragione della sua nascita in terra d’emigrazione, a Maracay in Venezuela, mentre affermava che quello all’estero è l’Abruzzo migliore. Non ha voluto mancare la seduta d’insediamento il consigliere regionale Giuseppe Tagliente, nei tre anni scorsi componente del CRAM, salutando il ricambio generazionale all’interno dell’organismo come un elemento che concorre a consolidare il buon lavoro avviato nel precedente mandato. Dopo gli indirizzi di saluto dei parlamentari d’origine abruzzese eletti all’estero, i deputati Giuseppe Angeli (Sud America) e Antonio Razzi (Europa), poi, a nome dell’ANCI, di Gabriele Marchese, sindaco di San Salvo, di Giuseppe De Dominicis per le Province Abruzzesi e di Luciano Della Penna, sindaco di Vasto e in passato consigliere regionale nel CREI, la Consulta ha preso il largo entrando nel vivo delle questioni d’interesse, con gli interventi dei componenti Franco Santellocco (Algeria), Rocco Artale (Germania), Augusto Cicchinelli, Goffredo Palmerini, Luciano Luciani, Diana Mazzone, Giovanni Margiotta (Venezuela), Rita Blasioli (Brasile), Giovanni Scenna (Argentina), Angelo Di Ianni (Canada), Levino Di Placido (Belgio), Angela Di Benedetto (Canada) e Simeone Di Francesco (Australia). Molti gli spunti d’interesse dal dibattito generale, specie riguardo la necessità di rafforzare le relazioni tra la Regione e le comunità abruzzesi all’estero, in linea con le politiche di promozione dell’Abruzzo nel mondo.
Molto incisivo il contributo di Giovanni Margiotta, giovane delegato del Venezuela che già l’anno scorso a Roma prese parte alla Conferenza mondiale dei Giovani del CGIE e ora al suo esordio nel CRAM, che nel suo intervento ha illustrato i grandi progressi registrati in Venezuela nella forte crescita della rete associativa nel paese caraibico, registrata nell’ultimo anno, dove molti giovani imprenditori sono stati chiamati alla guida delle associazioni. Una realtà che ben si sposa con le affermazioni propositive del presidente Febbo sulla commercializzazione all’estero dei prodotti abruzzesi nei settori agro-alimentare e industriale. Al riguardo Margiotta ha illustrato con chiarezza come il Venezuela si stia aprendo molto al mercato ed alle importazioni in particolare. Sicché per l’Abruzzo esistono buone opportunità se le aziende abruzzesi scelgono di competere in quell’area. Troveranno un grande sostegno nella rete associativa e nell’impegno di chi vi opera. Margiotta annuncia, inoltre, che dal 24 al 29 novembre prossimi si terrà proprio su tali tematiche a Caracas la 1^ Settimana Abruzzese, organizzata dalla Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela, alla quale parteciperà il Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, con una delegazione ufficiale. Sulla stessa linea d’entusiasmo giovanile si è soffermata Angela Di Benedetto, delegata del Canada, che lo scorso anno ben organizzò e diresse l’Assemblea mondiale dei Giovani abruzzesi, tenutasi a Montreal nel luglio 2008.
La giornata aquilana del CRAM si è conclusa con una visita al centro storico della città martoriata dal terremoto. Una viacrucis dolorosa per gli Abruzzesi nel mondo, una commozione che blocca il respiro davanti ai monumenti feriti, alle chiese devastate, ai palazzi lesionati che tuttavia non smarriscono i segni del loro splendore e sembrano invocare la sollecita resurrezione d’una città singolare, gioiello d’arte, d’architetture, di spiritualità e di cultura. Che dire della prontezza e della generosità delle comunità abruzzesi nei giorni dell’emergenza ed ancor oggi per concorrere alla ricostruzione! L’Aquila e l’Abruzzo hanno commosso il mondo con la compostezza dimostrata nel dolore e nel dramma, ma le comunità abruzzesi sono state in ogni angolo del pianeta il riverbero stesso di prossimità per il mondo dell’indole forte e dignitosa della gente d’Abruzzo. Come si spiegherebbe altrimenti tanta partecipazione, vicinanza, solidarietà, splendide testimonianze d’affetto verso la città capoluogo e gli altri centri colpiti dal sisma! Una gara di generosità e di sensibilità che ha fatto scoprire un mondo senza confini e senza differenze di cultura, razza, lingua, religione ed abitudini. Un mondo ideale, tale rivelatosi davanti al dramma d’una città grande di storia e d’una gente ricca di dignità. Il triste tour si conclude, il sole sta tramontando dietro il colle di Roio mentre con gli ultimi raggi di luce indora le creste del Gran Sasso. Si riparte per Giulianova.
A Giulianova, in una tiepida giornata di sole che sembra allontanare l’inverno incipiente segnato all’orizzonte dalla cima imbiancata di Corno Grande, la seconda giornata di lavori è tutta organizzativa, per dare al CRAM gli assetti operativi. Perorazione del presidente Febbo perché si giunga, per quanto possibile, a soluzioni condivise. C’è in agenda l’elezione del vice presidente. Possono concorrere esclusivamente i delegati provenienti dall’estero. C’è competizione tra Franco Santellocco e l’on. Antonio Razzi, candidati. Si va al voto: Santellocco la spunta 22 a 15 sul parlamentare. Le prime dichiarazioni, garbo e fair play il suo stile, sono di grande apertura all’impegno condiviso. C’è da formare l’Esecutivo, 6 componenti per le aree continentali (2 sud America, uno ciascuno per nord America, Africa, Australia e Europa), 2 componenti per le associazioni italiane per l’emigrazione e un componente per i patronati con sedi operanti all’estero. Questa, infine, la composizione dell’Esecutivo: Giovanni Margiotta (Venezuela) e Rafael Petrocco (Brasile) per il sud America, Rosetta Romagnoli (nord America), Mario Di Cicco (Africa), Simeone Di Francesco (Australia), Levino Di Placido (Europa), Patrizia Santurbano per i patronati, Giuseppe Mangolini e Augusto Cicchinelli per le associazioni dell’emigrazione.
Intanto si dà conto della complessiva composizione del CRAM, quale risulta dal decreto regionale di nomina, secondo le designazioni finora pervenute: Mauro Febbo (assessore all’Emigrazione, Presidente), i consiglieri regionali Franco Caramanico, Ricardo Chiavaroli e Antonio Prospero, quindi per il Canada Angelo Di Ianni, Fracasso Ivana e Angela Di Benedetto, per gli Stati Uniti d’America Gino Di Carlo, Marrone Sonya e Rosetta Romagnoli, per il Venezuela Maria Gabriela Marcacci, Giovanni Margotta e Mirtha D’Astolfo, per l’Argentina Alicia Carosella, Carlos Joaquin Negri e Giovanni Scenna, per il Brasile Rita Blasioli, Franco Marchetti e Rafael Petrocco, per l’Australia Giuseppe Delle Donne, Simeone Di Francesco e Amelia Pippa Granturco, per la Svizzera l’on. Antonio Razzi, Marcello D’Emilio e Stevan Terzini, poi Franco Santellocco (Algeria), Mario Di Cicco (Sud Africa), Anna Maria Di Giammarino (Cile), Mario Vittorio Di Vincenzo (Uruguay), Rocco Artale (Germania), Levino Di Placido (Belgio), Francesco Ludovico De Santis (Lussemburgo), Filippo Marfisi (Gran Bretagna), delegato ancora non designato (Francia); per le associazioni dell’emigrazione Enzo La Civita (File), Vincenzo Sgavicchia (Acli), Augusto Cicchinelli (Aie), Giuseppe Mangolini (Aitef), Luciano Lucani (Ass. Fernando Santi), Diana Mazzone (Anfe), don Enrico D’Antonio (Migrantes); per i patronati Giuseppe Carosi (Ital), Antonio Gigli (Inas), Patrizia Santurbano (Epasa), Gianfelice Angelone (Inapi); per gli Enti locali Gabriele Marchese (Anci), Giuseppe De Dominicis (Upi) e Giovanni Venditti (Uncem); per le forze sociali Goffredo Palmerini (Cisl), Mario Palladoro (Uil), Enzo Ilario (Ugl). Restano ancora da nominare il rappresentante delle Associazioni Abruzzesi in Italia, non ancora designato, e il componente in rappresentanza della Cgil.
Il CRAM è dunque pronto per riprendere la navigazione. Primo appuntamento a metà gennaio per la formazione delle Commissioni di lavoro e di studio. L’organismo sarà poi riconvocato per definire il riparto del budget per le varie attività in base allo stanziamento definito nel bilancio regionale, dopo l’approvazione della legge finanziaria regionale. Si vedrà allora se i buoni propositi enunciati potranno avere un futuro. Certo è che dalla prima riunione del CRAM escono in gran parte confermate le linee programmatiche degli ultimi anni, in particolare nell’intento d’investire sul sistema associativo abruzzese all’estero per la promozione dei prodotti d’eccellenza e delle valenze turistiche del territorio regionale. La Federazione Abruzzese del Brasile (FEABRA), presieduta da Franco Marchetti, con un progetto pilota assentito dal CRAM e avviato un anno fa a San Paolo e Riberao Preto, sta davvero raccogliendo importanti risultati. Trova quindi conferma il coinvolgimento di energie e progetti nuovi e l’affidamento di responsabilità ai giovani. Anche in questa importante assise il CRAM segnala come sia stato da tempo dismesso ogni aspetto paternalistico e nostalgico per connotare l’organismo come presenza dinamica e produttiva dell’Abruzzo nel mondo e come cespite per far conoscere all’estero il grande patrimonio culturale della regione. In fondo, anche questo è lo specchio di come sia cambiata l’emigrazione nel corso degli anni e quale il ruolo di rappresentanza che gli Abruzzesi all’estero, con le loro qualità umane ed il loro talento, hanno saputo conquistarsi.
gopalmer@hotmail.com

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