“Prima della 93 l’immunita’ parlamentare, era molto piu’ estesa in quanto anche pur in presenza d’una condanna irrevocabile, occorreva l’autorizzazione a procedere da parte del parlamento, per avviare un’indagine a carico di un politico. Oggi grazie alla modifica la giustizia e’ piu’ “uguale per tutti”
Dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta, il Cav ci prova ancora con una nuova modifica dell’articolo 68. Non per essere paternalista forse avrebbe fatto meglio nel presentare il Lodo estentendolo anche a tutti i parlamentari, probabilmente la Consulta sarebbe stata piu’ flessibile. Qualcuno non ha saputo consigliarlo?
Adesso per evitare che il popolo scopre nuovamente che durante la seconda Repubblica, la “cosa loro” non è per niente cambiata, Silvio Berlusconi si accinge a riportare indietro l’articolo 68. Legge che la Consulta non passera’ mai per gli stessi motivi violerebbe l’articolo terzo. La rimodifica del 68 (v.138) puo’ passare solo con la complicita’ dell’opposizione (vedi sempre art.138 due terzi del parlamento). Una legge ordinaria, comporterebbe un referendum popolare (senza raggiungimento del quorum). E’ li caschera’ sia l’asino sia Berlusconi.
Riferimento stotico:
L’insindacabilita’, per le opinioni e i voti epressi (articolo 67) e’ un principio di liberta’ ed autonomia del parlamentare accolta gia’ in passato (prima della rivoluzione francese) dal parlamento inglese. L’immunita’ al contrario e’ invece una contrapposizine, tipica di molti sistemi politici dell’Europa continentale per controllare sia il potere esecutivo sia quello giudiziario. Nello Statuto Albertino, era addirittura previsto un tribunale privileggiato e con la nascita della nostra Costituzione fu cambiato in autorizzazioni delle Camere.
