Disservizi nelle attività  di sportello e nel recapito della corrispondenza in Sardegna” prima firmataria

Si è discussa in Commissione Trasporti l’interrogazione “5-01390: Disservizi nelle attività di sportello e nel recapito della corrispondenza in Sardegna” prima firmataria l’on Schirru.

Amalia SCHIRRU (PD) replicando al Viceministro Paolo ROMANI, dichiara:
“La risposta del Governo è assolutamente insoddisfacente. Le notizie rese da parte del Vice Ministro riferiscono di impegni generici, a cui non seguono fatti concreti, come invece dovrebbe essere per esempio per le assunzioni stabili sulla base del fabbisogno organico reale. Malgrado questi disservizi siano da tempo presenti nel territorio sardo, e siano stati riportati dalla stampa locale in più occasioni, la società Poste italiane non ha ancora attuato interventi idonei a risolvere la situazione. Nel mese di maggio è stata sottoscritta una petizione dai cittadini di alcune importanti città della Sardegna, a causa dei ritardi nel recapito della corrispondenza e in particolare delle bollette, il cui mancato pagamento nei tempi previsti ha generato l'obbligo del pagamento di forti interessi, con conseguenti danni economici per i cittadini. Tra le cause dei disservizi postali ricordo la scelta della società Poste italiane di procedere ad assunzioni a tempo determinato, che ha come conseguenza una scarsa conoscenza del territorio da parte dei lavoratori. Dalla risposta resa dal rappresentante del Governo si evince che le soluzioni messe in atto dalla società Poste sono di carattere temporaneo. Il ritardo nel recapito della corrispondenza può generare danni anche rilevanti, come nel caso dei ritardi nella consegna della chiamate per supplenza nelle scuole, che determina l'impossibilità per i lavoratori di svolgere il proprio servizio. È grave la vicenda della mamma lavoratrice autorizzata a svolgere il proprio lavoro presso il domicilio, non solo per l'anomalia del rapporto di lavoro, ma anche e soprattutto per il mancato rispetto, da parte della società, dei diritti riconosciuti dalla legislazione vigente alle mamme lavoratrici. C’è bisogno pertanto di un maggiore impegno da parte del Governo affinché solleciti la società Poste italiane a svolgere il servizio in modo efficiente per i cittadini e per le imprese e a coprire il fabbisogno di personale anche attraverso forme di mobilità tra le Regioni.”

Amalia Schirru

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA:
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/chiscobollt.asp?content=/_dati/leg16/lavori/bollet/framedin.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/200910/1021/html/09/

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