“ chi guadagna nello stesso ambiente lavorativo dieci volte piu’ di un altro lavoratore vive nell’illegalita’ sociale” [art.3]
L’Italia e’ (ancora?) una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. Non sono io o i comunisti a dirlo ma Berlusconi e Tremonti. Forse non tutti sanno, che per Repubblica Democratica dicasi, una forma di governo nelle quali tutte le cariche pubbliche rappresentative (ivi incluso il capo del governo e dello stato) si riconducono direttamente o indirettamente al popolo sovrano (potere supremo di governo). Queste sono le nosstre origini, la genesi della nostra democrazia e costituzione.Temo che alcuni dei nostri rappresentanti durante i decenni l’abbiano dimenticato
“Il posto fisso e’ un valore”Non e’ un principio nuovo riscoperto da Tremonti. Detto poi da qualcuno, con un mandato legislativo sembra piu’ una presa per il “sedere” che un u-turn di questo governo. E’ chiara la matrice propandantistica, in un paese dove il precariato e la flessibilita’ lavorativa supera i tre milioni per non parlare poi degli stipendi bassi da fame, lavorare semplicemente per portare a casa due pasti al giono. E’ il concetto di lavoro che e’ sbagliato, lavorare significa avere l’opportunita’ “sacrosanta” di programmare il proprio destino e quello dei cari dignitosamente e non semplicemente per riempire la pancia. Questo in tempi non tanti lontani era chiamato “schiavismo”! Adesso dico qualcosa veramente di sinistra (sempre ritornando alle origini):” chi guadagna nello stesso ambiente lavorativo dieci volte piu’ di un altro lavoratore vive nell’illegalita’ sociale” [art.3] Se abbiniamo l’articolo primo al terzo della Cosrtituzione (sempre ritornando alle origini) si ottiene la chiave risolutrice. Per rimuovere gli ostacoli d’ordine economico e sociale, limitando di FATTO la liberta’ e l’euaglianza dei cittadini per un pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione di tutti i LAVORATORI all’organizzazione, politica, economica e sociale del Paese, occorre una nuova visione del rapporto lavoro/guadagno!. Berlusconi non dovrebbe essere in politica e per giunta a Capo del Governo, semplicemente per il fatto che violerebbe l’articolo terzo, (conflitti d’interessi) come chiedere ai leghisti di rimuovere il culto dell’odio razziale che si sta diffondendo nel Paese. Gli evasori evadono le tasse per il troppo guadagno e non perche’ sono troppo alte, il posto fisso per tutti in un sistema capitalistico (selvaggio) come quello italiano professato dal “Premier” e’ semplicemente utopistco, ma proporlo inflluenza la collettivita’ e fa aumetare i consensi, tutto qua’.
