L’Italia di Oggi. Perche’ il Governo Berlusconi non cade

Mai in Italia si era creata una situazione politica cosi’ confusionale.

La Nazione e’ governata da due partiti i cui leader:

L’uno chiama pubblicamente “Roma Ladrona”, disprezza l’Inno Nazionale, dichiara apertamente che vuole l’indipendenza politica della sua circoscrizione ed ultimamente, sue testuali parole a chi parlava di eventuali elezioni anticipate, ha dichiarato “siamo pronti alla guerra”.

L’altro e’ sommerso da denuncie, presunti reati ed ultimamente riconosciuto, in giudicato, corresponsabile di corruzione, falso in bilancio e quanto altro da riempire una lista troppo lunga per poter essere ricordata facilmente da una normale memoria umana.

Allora, perche’ questo governo continua a restare al potere? Semplicemente perche’ dietro questo governo si e’ crato un vuoto; oggi nessuno dei partiti di opposizione e’ in grado di garantire al popolo italiano una valida alternativa.

Il PD e’ troppo impegolato nei suoi problemi interni e sia Franceschini che Bersani (eventuale futuro leader) sanno benissimo che andare alle elezioni nel loro stato attuale significherebbe buttarsi la classica zappa sui propri piedi ed allora, pur contestando, denunciando, accusando per dovere di posizione parlamentare, si rifugiano nel loro assenteismo sostenendo che il governo non deve cadere avendo il diritto ed il dovere di governare per volere popolare espresso alle ultime elezioni.

L’UDC potrebbe spingere ed allearsi con l’opposizione per tentare l’impossibile e cercare di costringere l’attuale governo, come minimo, alle dimissioni e di cause ce ne sarebbero a sufficienza; pero’ non lo fa e, pur rinnegando Berlusconi per anche per antichi dissapori, manda messaggi al PDL per una sua disponibilita’ ad una eventuale alleanza di governo di centro in sostituzione della Lega ben sapendo che Bossi, sebbene appoggiato e sostenuto a spada tratta da Berlusconi, comincia ad essere troppo pesante e scomodo per molti parlamentari PDL sia alla camera che al Senato.

Resta IdV. Di Pietro ce la mette tutta per far cadere il governo ed andare alle elezioni anticipate ma e’ ancora poco ascoltato poiche’ pur enunciando validi ed accettabili motivi, non offre altrettanti validi e convincenti programmi di governo alternativo.

Il Presidente Napolitano potrebbe intervenire di autorita’ aprendo cosi’ una pagina nuova nella storia italiana, pagina nuova ma prevista dalla costituzione italiana; lo stesso Presidente, pero’, non se la sente di creare un tale caos senza avere la certezza che la momentanea fragile repubblica italiana possa assorbire e reagire positivamente ad un tale trauma politico.

Altra possibilita’ per ribaltare questo governo potrebbe venire dalle file del PDL stesso. Molti se non moltissimi parlamentari PDL vorrebbero liberarsi di Berlusconi ma ognuno di essi sa bene che in caso di fallimento del golpe i ribelli entrerebbero in una lista nera dando cosi’ l’addio alla prospicua vita politica poiche’ Berlusconi non esiterebbe a sostituirli alle prossime elezioni nominando nuovi personaggi a lui piu’ fedeli.

Questo e’ un altro punto negativo del sistema elettorale che ancora vige in Italia esso infatti da’ il diritto al leader del partito e non agli elettori di scegliere i parlamentari che devono rappresentare il popolo italiano.

Con questo sistema ogni leader si crea una rete di suoi fidati non preoccupandosi di creare eventuali conflittualita’ nelle mansioni dei propri collaboratori come potrebbe essere la figura dell’Avv. Ghedini il quale e’ avvocato privato del primo munistro e, nello stesso tempo, rappresentante politico di quella parte dell’elettorato che e’ contro il suo stesso cliente Berlusconi.

Ritornando alle possibili alternative all’attuale governo, si potrebbe sperare in un intervento diretto di Fini il quale ha sempre dimostrato, come tutt’oggi, grande onesta’, professionalita’ competenza politica ed esperienza per poter rinnovare il PDL ripulendo a fondo le sue liste sia estere che nazionali, ma la stessa saggezza frena Fini perche’, come suddetto, la caduta di Berlusconi creerebbe un vuoto talmente grande che rischia gettare la Nazione in un caos che si potrebbe ripercuotere a livello europeo.

Gli stessi italiani sono consci di questo pericolo ed ecco che, pur pentiti della decisione presa durante le ultime elezioni, accettano lo status quo del momento timorosi che un passo falso, nella presente delicata situazione politica italiana, produrrebbe un danno ben superiore a quelli che produce attualmente il governo in vigore.

Ai tempi di mani pulite l’Italia si trovo’ in questa stessa situazione ma sempre Berlusconi si improvvise uomo politico e, grazie alla sua potenza economica, mediatica e carismatica riusci’ a convincere tutti, compresi moltissimi parlamentari che dalle file della DC, del PS ecc, confluirono in Forza Italia e si ottenne cosi’ la nascita della seconda repubblica senza traumi politici ed istituzionali.

Oggi ci vorrebbe il nome nuovo ma stavolta che al di sopra di ogni sospetto. Beppe Grillo si adopera con alacrita’ ma non riesce a convincere ecco perche’ sta giocando la sua forse ultima carta con la nascita del partito a 5 stelle.

Chi potrebbe veramente accentrare i favori del vero 70% e piu’ degli italiani e’ Montezomolo con il suo “Italia Futura” piu’ mirate e giuste alleanze con uomini politici che stanno dimostrando serieta’ e conoscenza a prescindere dai loro partiti, uomini con i quali gia’ ci sono stati dei “pour parler” ma Italia Futura non vuole essere un partito politico e questa dichiarazione ufficiale dello stesso Montezemolo ha creato una forte delusione in tutti gli ambienti dell’elettorato italiano anche se la grande speranza di un ripensamento del Grande Luca esiste ed esistera’ per lungo tempo.

Ci pensi bene l’amatissimo Cordero di Montezomolo, la sua iniziativa permetterebbe di risolvere veramente e per lunghi lustri la politica italiana e lo stesso Luca aggiungerebbe un ennesimo e prestigioso quanto meritato benemerito alla sua prestigiosa e gloriosa vita pubblica.

Pasquale Lipardi, Montreal

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