Lunedì 12.10.2009 presso l'aula del GUP Dott.ssa Ines Casciaro del Tribunale penale di Lecce, si terrà l'udienza preliminare che vedrà gli imputati Tarquinio Emilio, e Valentini Giuseppe, rispettivamente il primo nella veste di capo del compartimento dell'Acquedotto Pugliese, ed il secondo nella veste di responsabile, a far data dall'aprile 2007, dell'unità territoriale di Lecce dell'Acquedotto Pugliese S.p.A. rispondere dei reati di cui agli artt. 81, 444, 356, 515 c.p.,per aver distribuito nel territorio di Melendugno, acque contrattualmente dichiarate potabili ma risultate non essere tali, in Melendugno, dall'aprile 2004 all'ottobre 2008. In particolare le acque presentavano un colore rossastro, segno della presenza di ferro in quantità superiore rispetto ai limiti consentiti (D.Lgv. 31/2001, ciò anche confermato dalle analisi eseguite dall'ARPA. Le numerosissime persone offese che si costituiranno parti civili sono assistite dagli avvocati Francesco D'Agata, Fabrizio D'Errico, Alberto Russi e Andrea Imbriani del foro di Lecce. Al termine dell'udienza il GUP Dott.ssa Casciaro, dovrà decidere se emettere sentenza di non luogo a procedere, assolvendo in tal modo gli imputati Tarquinio e Valentini dai reati a lora contestati, ovvere rinviarli a giudizio innanzi al Giudice del dibattimento.
Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, che nel passato ha ritenuto opportuno di aderire al comitato “Acqua Rossa” evidenzia che, a quanto gli risulta, è la prima volta che nel circondario del Tribunale di Lecce viene esercitata un’azione popolare da parte di cittadini che hanno offerto prova della continuità e rilevanza dell’azione svolta a difesa del territorio.
Lecce, 11 ottobre 2009
Giovanni D’AGATA
Componente dipartimento
Tematico Nazionale
“Tutela dei Consumatori”
